Acqua non potabile a Reggio, Pazzano al Comune: 'Ai cittadini il 50% rimborso'

Il gruppo La Strada ha presentato un'interrogazione a risposta entro 15 giorni: "Altrimenti andremo dal Prefetto"

L’acqua, si sa, pur essendo un bene primario, è uno dei problemi che caratterizza maggiormente la città di Reggio Calabria e non solo nel periodo estivo. A portare avanti la battaglia del rimborso del canone per i cittadini, vista la non potabilità in diversi quartieri, è stato il gruppo La Strada che, nella giornata di oggi, ha organizzato un punto stampa a Palazzo San Giorgio.

“Abbiamo presentato – ha spiegato Pazzano ai microfoni di CityNow – un’interrogazione relativa al rimborso delle somme pagate a titolo “servizio idrico integrato” per gli utenti residenti nelle zone interessate dall’ordinanza di non potabilità”.

Le risposte che abbiamo ricevuto in questi mesi – ha proseguito il consigliere di minoranza – sia dalla Commissione che dagli uffici comunali, non sono state affatto esaustive. Vogliamo vederci chiaro, perché già diversi Comuni hanno approvato il rimborso, quindi se l’amministrazione di Reggio Calabria opterà per il “no”, dovrà spiegarne il motivo”.

La battaglia per il rimborso del canone acqua ai cittadini

La risposta all’interrogazione presentata dal gruppo La Strada è attesa entro 15 giorni, “altrimenti ci rivolgeremo al Prefetto“. L’intervento di Pazzano si colloca non a caso in questi giorni, prima della presentazione del bilancio previsionale in cui dovrebbero essere collocate prima dell’approvazione.

“Si tratta di un tema di salute pubblica ma anche del rispetto dei diritti dei cittadini, per queste motivazioni non si può pensare di soprassedere”.

“A onor del vero – ha aggiunto Pazzano – da quando è subentrato il delegato Barreca, che è molto  presente sul territorio, la situazione delle reti idriche è migliorata, ma si tratta comunque di un settore farraginoso.  Ci sono perdite ovunque, l’intero sistema andrebbe completamente rivisto e per farlo sarebbe necessari importanti investimenti.

La potabilità dell’acqua è legata anche a questo, ci sono dei tratti caratterizzati, ormai da tempo, da infiltrazioni. Tutto questo grava – ha concluso – da troppo tempo sulle spalle dei cittadini”.

Le richieste del gruppo La Strada all’amministrazione

Nel 2009, con deliberazione n.557, la Giunta Comunale deliberò, con oggetto “Contenzioso canone acqua. Atto di indirizzo”, di riconoscere il rimborso del 50% della somma pagata per il “canone acqua”. Tale azione avvenne anche in considerazione “della restituzione del 50% del canone pagato, del risarcimento dei danni patrimoniali e non patrimoniali, gli interessi e le spese legali” cui il Comune fu condannato nei contenziosi intentati dagli utenti per la non potabilità dell’acqua.

Per tale motivo, il gruppo La Strada ha avanzato le seguenti domande all’amministrazione comunale:

  • Quali azioni l’Amministrazione Comunale ha intrapreso dal 2014 alla data corrente per il riconoscimento del rimborso parziale della somma pagata per il canone idrico, per gli utenti residenti nelle aree interessate da ordinanze di non potabilità?
  • Gli utenti residenti nelle aree interessate da ordinanze di non potabilità possono allo stato attuale chiedere il rimborso parziale della somma pagata per il canone idrico? Qual è la procedura per la richiesta del rimborso?
  • Poiché risultano in corso Ordinanze Sindacali di non potabilità per cui risulta disposto il divieto di consumo di acqua da diversi anni, sussistono termini di prescrizione o gli utenti possono chiedere il rimborso parziale della somma pagata per il canone idrico a far data dalla pubblicazione dell’Ordinanza?
  • Qualora non si siano attivate – o non siano attive – procedure per il riconoscimento del rimborso parziale della somma pagata per il canone idrico: quali ragioni, norme e/o giurisprudenza hanno guidato o guidano l’Amministrazione Comunale -ed eventualmente a far data da quando- per non adottare idonee deliberazione e/o altre azioni di riconoscimento diritto al rimborso?