Ripepi: 'Bandecchi non avrebbe fatto ostruzione, ma adesso è arrabbiato...'

"Il marchio deve prenderlo la società, altrimenti è una tragedia e vi spiego perchè"

Una lunga diretta del consigliere Massimo Ripepi per contestare la scelta del sindaco Falcomatà rispetto alla decisione di partecipare all’asta per il marchio Reggina, spiegandone anche i motivi e il possibile risentimento di Stefano Bandecchi dopo le dichiarazioni del primo cittadino.

“Dichiarazioni gravi di Falcomatà”

Mi chiedo perchè il Comune debba acquistare il marchio quando Bandecchi ha dichiarato che te lo vuole regalare e poi c’è anche la Fenice che partecipa, visto che lo ha scritto nel business plan. Siccome Bandecchi lo vuole regalare alla città lui si inventa questa cosa per prendersi la scena. Poi quello che ha detto è un fatto ignobile, gravissimo. La donazione non può avvenire se le persone non sono specchiate, parla giusto lui che ha una indagine e che ha governato per dieci anni con processi in corso. Bandecchi è un imprenditore che ha gestito squadre di calcio senza fare un euro di debito, dopo queste dichiarazioni non so cosa farà Bandecchi che aveva deciso e dichiarato di non voler fare ostruzione. Credo sia molto arrabbiato“.

Questione marchio

Non è possibile creare questo disallineamento. Se il Comune acquista il marchio, con i nostri soldi, è una tragedia. Se c’è un solo precedente su non so quanti comuni esistano, un motivo ci sarà. In tutto il mondo dove si fa calcio gli imprenditori di livello acquistano marchio, titolo, centro sportivo e stadio. Da noi per il S. Agata devono parlare con uno, per lo stadio con un altro, per il titolo con la società e per il marchio chiedere al Comune e rinnovare la richiesta anno dopo anno. Assurdo. Il compito di un sindaco è quello di intercettare imprenditori e interessarsi a quello che c’è intorno al mondo Reggina, non a quello che c’è dentro“.