Caminiti a CityNow: 'Passi in avanti con l'AdSP dello Stretto. Rendiamo Villa più vivibile'

In parte soddisfatta la sindaca villese: "Addio al progetto della galleria che avrebbe fatto da muro tra la città ed il suo mare. Più attenzione al collegamento pedonale tra stazione e porto"

È di pochissimi giorni fa la notizia del nuovo terminal passeggeri progettato per il porto di Villa San Giovanni dall’Autorità di sistema portuale dello Stretto. Non è un segreto che, in questi anni, vi siano state delle divergenze tra l’ente preposto alla gestione dei porti reggini e l’amministrazione villese, accesi dibattiti per plasmare una città più aperta al turismo, ma che non tralasci il benessere dei residenti.

A tal proposito è intervenuta, ai microfoni di CityNow, la sindaca Giusy Caminiti, illustrando i passi avanti fatti fino ad ora, in seguito ad uno stringente confronto con l’AdSP dello Stretto.

Progetto di riqualificazione per il porto di Villa San Giovanni

Caminiti: “Bene l’assenza della galleria, banchinamento superfluo”

Il progetto di fattibilità tecnico-economica per la nuova stazione marittima ed il terminal passeggeri del porto di Villa San Giovanni ha incontrato il favore del Comune solamente in parte.

La sindaca ha infatti ricordato come “il consiglio comunale si sia già espresso all’unanimità, lo scorso 30 settembre, rispetto alle proposte dell’Autorità di sistema portuale dello Stretto”, mettendo ben in chiaro le proprie obiezioni.

In questi mesi – ha fatto sapere Caminiti – il confronto con il Presidente Mega è stato costante. Ciò che chiediamo, in estrema sintesi, è una riqualificazione di tutta l’area portuale che siamo il meno impattante possibile per la città”.

Ed a proposito del comunicato, riguardante appunto il nuovo terminal passeggeri, diramato dall’AdSP, Caminiti ha fatto sapere:

“Accogliamo con piacere l’assenza nel progetto della galleria foranea che doveva essere realizzata per permettere l’ingresso delle auto fino al nuovo sottopasso approdi. Su questo punto siamo stati molto chiari, non può esserci nessun nuovo approdo all’interno del porto storico.

La città vuole fermamente lo spostamento del porto a sud, a maggior ragione dell’incombente progetto del Ponte sullo Stretto, che vorrebbe dire avere in  un kilometro quadrato sia gli approdi dei mezzi di Caronte&Tourist, sia il pilone del ponte, dunque sarebbe invivibile per i cittadini”.

Una richiesta secondo quanto illustrato dalla sindaca che, andando indietro nel tempo, risale all’incirca a 40 anni fa.

“È per questo motivo che continuiamo a batterci per non creare nessun nuovo approdo all’interno del porto storico, ma soltanto l’approdo per mezzi veloci ed una stazione marittima nell’area dell’ex lido Cenide”.

Caminiti, comunque, si è detta in parte soddisfatta del nuovo progetto:

“Rispetto alle richieste avanzate dal consiglio comunale, che peraltro hanno prodotto un parere negativo  all’approvazione del documento di programmazione strategica che ci è stato proposto dall’AdSP dello Stretto, c’è stato un primo segnale positivo. La galleria foranea, precedentemente prevista, creava un muro tra la città, il suo mare e lo Stretto. Rimane però ancora un enorme banchinamento, di circa 20 mila metri quadrati di nuova banchina costruita su via marina d’Italia.

Secondo noi, non dovendoci passare altri mezzi diviene un intervento superfluo oltre che ad alto impatto ambientale, non permettendo di sfruttare al meglio l’attuale porto storico.

Piuttosto avevamo detto un convinto “si” alla messa in sicurezza con il camminamento pedonale, per lo spostamento dalla stazione ferroviaria agli approdi dei mezzi veloci. Abbiamo chiesto al Presidente Mega – ha concluso Caminiti – che il percorso sia anche dotato di tapis roulant, perché tantissima gente arriva con bagagli e dunque un sistema di tipo aeroportuale anche se esterno, ma comunque in un’area di interconnessione tra la città ed il porto”.