Rissa a Cannitello, Richichi: 'Sicurezza priorità assoluta. Massima collaborazione con autorità e cittadini'

Il primo cittadino di Villa San Giovanni Richichi manda un messaggio ai cittadini: 'L’obiettivo è quello di garantire la sicurezza'

In merito alla situazione venutasi a creare nel borgo di Cannitello, che ha portato un gruppo di residenti a stilare una lettera da inviare al prefetto Mariani e alle forze dell’Ordine, di cui ha dato ampiamente risalto la stampa, si evidenzia come l’amministrazione comunale è al lavoro con le forze dell‘ordine, le associazioni e i comitati di quartiere per tutelare la sicurezza e assicurare la legalità nel quartiere di Cannitello.

In particolare in questi giorni si è tenuto un tavolo tecnico con la polizia locale e un tavolo aperto alle associazioni e ai delegati di quartiere, con il commissariato di polizia.

“La priorità assoluta è il benessere di tutta la comunità. Già a luglio ho inviato una lettera a tutte le forze dell’ordine per attenzionare alcune situazioni segnalate dalla cittadinanza. La collaborazione si è mostrata totale. Ci tengo a sottolineare che le forze dell’ordine sono a lavoro da sempre per monitorare gli ambienti di svago” ha dichiarato la sindaca f.f. Maria Grazia Richichi.

In virtù di questo nuovo invito, verranno realizzati dei percorsi di condivisone e verrà attuata una strategia mirata per tutelare la sicurezza del territorio di Cannitello.
In particolare, l’amministrazione comunale è da sempre attenta alla problematiche del territorio segnalate.

Non a caso è stato aperto uno “sportello adolescenti” che 2 volte a settimana accoglie le problematiche di tutti i ragazzi, soprattutto in momenti difficili come questo che stiamo vivendo.

“Ringrazio in particolare la dirigente del Commissariato di Polizia, per aver accolto l’invito al tavolo tecnico e tutte le forze per dell’ordine che sono sempre presenti per tutelare la comunità intera” ha concluso la Richichi.

Se da un lato l’obiettivo è quello di garantire la sicurezza ed evitare situazioni a danno dei cittadini, il percorso di condivisone con le forse dell’ordine e con le associazioni è volto anche a tutelare i ragazzi che si divertono in modo sano. Perché, ricordiamo che i giovani hanno diritto di avere momenti di svago e aggregazione sociale, nel rispetto delle normative anti COVID e della comunità tutta.