Ryanair a Reggio, limitazioni e nuova procedura. L'esperto: 'Lavoro eccellente ma...'

'Non si poteva chiedere di più, il lavoro è stato eccellente ma...', le parole del prof. Michele Buonsanti

Il 2024 sarà un anno da incorniciare per il ‘T. Minniti‘.

Dopo l’ufficialità da parte del capo di Ryanair O’Leary dell’arrivo della compagnia low cost in riva allo Stretto, con tanto di hub, adesso i reggini sperano di conoscere al più presto i dettagli ed in particolare i nomi delle otto destinazioni in programma da aprile.

In attesa della conferenza stampa di presentazione delle nuove rotte, che si terrà nei prossimi giorni, abbiamo chiesto al prof. Michele Buonsanti, esperto pilota civile e docente di Modelli per la Sicurezza delle Infrastrutture e di Sicurezza e procedure della Navigazione aerea presso la facoltà di Ingegneria della Mediterranea, un chiarimento sull’abbattimento delle limitazioni, sulla nuova procedura di volo e sull’addestramento, ancora obbligatorio dei piloti.

“Il lavoro fatto da Enav è stato eccellente. La nuova procedura che presto verrà pubblicata sul documento ufficiale AIP (Aeronautical Information Publication) è stata già approvata e volata e prevede una differente virata mantenendo sempre l’obbligo di addestramento dei piloti attraverso un simulatore con costi assorbiti da Enac. Oggi l’Enav scrive il futuro del nostro aeroporto così come segnò la storia del ‘T. Minniti‘ tempo fa con la progettazione della procedura attuale che ha permesso agli M80 a quel tempo di poter atterrare”.

La scorsa settimana, secondo quanto raccolto, l’aeroplano di Enav, che svolge il servizio di radiomisura e controllo, ha volato la procedura con esiti più che positivi.

“Certo, l’eccellente lavoro poteva essere fatto prima se qualcuno avesse sensibilizzato le organizzazioni. Peccato che nessuno fino ad oggi aveva chiesto in modo così insistente ed incessante lo sviluppo del ‘T. Minniti‘. Bisogna riconoscere con grande onestà intellettuale e dare merito al presidente Occhiuto, prima di aver ascoltato le esigenze del territorio e poi di averle trasferite ad Enac sensibilizzando i vari organi preposti”.

Si è lavorato quindi insistentemente sulle problematiche, prevedendo l’unico modo possibile per superare le limitazioni.

“Di fatto si è aumentato il raggio della traiettoria di avvicinamento – spiega il prof. Buonsanti – E’ una procedura nuova che non è mai esistita. Ci sarà poi una modifica, a mio avviso, nel sistema di avvicinamento luminoso per consentire all’aeroplano di essere perfettamente allineato alla pista”.

Le particolari condizioni orografiche del territorio in cui è inserito l’aeroporto tuttavia non consentono un superamento totale delle limitazioni e per questo sarà sempre necessario un addestramento dei piloti.

“L’aeroporto di Reggio non è uno scalo semplice e per questo Enac obbliga ancora un minimo di addestramento dei piloti per le condizioni orografiche che possono creare situazioni di turbolenze o altre difficoltà. E’ bene mantenere alto il livello di sicurezza e l’aeroporto deve avere margini di sicurezza particolari perchè l’avvicinamento al T. Minniti è manuale. Il vero salto di qualità si verificherà quando sarà avviata un’operazione di studio ulteriore con una procedura strumentale di precisione”.