Sanità - Vertice in Prefettura, Lamberti: 'Dissesto Asp di Reggio sarebbe una tragedia'

Questa mattina si è tenuto un importante incontro tra gli esponenti della sanità calabrese, sul tavolo diversi argomenti. La situazione raccontata dal dott. Lamberti Castronuovo

C’era tutto il gotha della sanità calabrese con i più importanti esponenti tra cui il generale Saverio Cotticelli, il funzionario addetto dell’ASP, il dott. Edoardo Lamberti Castronuovo, il dott. Plastina ed il Prefetto di Reggio Calabria Mariani.

Questa mattina si è tenuta una riunione presso il palazzo del Governo reggino in cui si sono affrontate le tematiche più importanti della sanità calabrese.

“Abbiamo una commissione formata da tre commissari di cui uno in particolare è convinto che il dissesto sia la soluzione più idonea per l’ASP – spiega il dott. Lamberti ai nostri microfoni – Mandare in dissesto l’ASP in realtà significherebbe congelare la situazione del 2018 e ripartire da zero. Le aziende che hanno operato correttamente negli anni scorsi verrebbero però di fatto drammaticamente penalizzate”.

Il commissario ad acta per la sanità calabrese, Saverio Cotticelli avrebbe dimostrato il proprio disappunto ad un probabile dissesto.

“Cotticelli si è dimostrato all’altezza della situazione. Il dissesto equivarrebbe ad una specie di condono per chi ha combinato guai in questi anni, e non siamo certamente noi ma chi ha amministrato.

Ci tengo a sottolineare  -dichiara Lamberti- che il dissesto dell’Asp sarebbe una vera e propria tragedia che metterebbe in ginocchio centinaia di aziende”.

Quale lo scenario attuale e i prossimi possibili sviluppi? Lamberti non nasconde la preoccupazione ed elogia il lavoro del Prefetto Mariani.

“Ho chiesto che venga ricercato e perseguito chi ha creato questi enormi problemi, che vengano verificate tutte le strutture e la qualità del servizio.

La presa di posizione del Prefetto Mariani è stata chiara e netta, vuole verificare attraverso periodici incontri lo stato delle cose e ha mostrato di conoscere alla perfezione la drammatica situazione.

La mia proposta -spiega Lamberti- è che venga fatta una convenzione specifica per quei pazienti che devono fare delle visite e non possono farle nelle strutture pubbliche. Si potrebbe indirizzarli nelle strutture private con gli stessi identici costi”.