Sanità, sit-in dei sindaci calabresi a Roma: 'Stop commissariamento e alle scelte non condivise'

I sindaci calabresi sono andati nella Capitale per manifestare il loro dissenso sulla gestione della sanità in Calabria. Una delegazione ha incontrato il premier conte

Stamattina 400 sindaci calabresi si sono ritrovati a Roma. Il sit-in organizzato nella piazza di fronte palazzo Chigi è stato un modo per far sentire al Governo la voce della Calabria. Una Calabria che, ogni giorno, è costretta a combattere con una nuova “disgrazia”.

Dopo la manifestazione di questa mattina, una delegazione di sindaci intorno alle 15:00 ha incontrato il Premier Conte e si attende di conoscere cosa è venuto fuori dall’interlocuzione.

Sit-in dei sindaci calabresi a Roma

Sono due le principali richieste dei sindaci al Governo:

  • l’azzeramento del debito sanitario della Calabria;
  • la fine del commissariamento.

Giuseppe Falcomatà, sindaco di Reggio Calabria

Giuseppe Falcomatà Al Tgr

Tra i 400 sindaci calabresi presenti nella Capitale c’è anche il sindaco di Reggio Calabria. Giuseppe Falcomatà è stato intervistato da diversi media ed ai microfoni del Tg-R ha detto:

“Siamo qui, a Roma affinché si ponga fine, il prima possibile, al commissariamento e si restituisca ai calabresi il diritto alla salute negato in tutti questi anni”.

Il primo cittadino reggino ha parlato anche a Radio Radicale affermando:

“L’iniziativa di oggi è una manifestazione di proposta, non di protesta. Abbiamo ottenuto un dialogo con il governo centrale e credo che questa sia una pagina positiva della Calabria, in un periodo storico molto buio. 400 sindaci di diversa estrazione politica si sono uniti per la salute dei calabresi. Questo è il motivo per cui abbiamo chiesto la non presenza degli esponenti politici nazionali. Le nostre richieste vanno oltre le bandiere di qualsiasi colore”.

Sulla scelta del commissario Falcomatà ha detto:

“Non credo sia una questione di carta d’identità. La Calabria è piena di professionisti bravi. Ma ciò che conta in questo momento, non sono le origini, ma trovare il profilo migliore per uscire dall’impasse in cui troviamo”.

Falcomatà ha commentato anche l’arrivo di Emergency in Calabria:

“Non posso che inginocchiarmi di fronte ad un grande maestro come Gino Strada. Sono onorato di averlo al servizio della Calabria”.

Sull’arresto del Presidente del Consiglio regionale, il sindaco di Reggio Calabria ha voluto lanciare un messaggio allo Stato:

“È ancora troppo presto per avere un’idea chiara sulla vicenda. A prima vista, però, si nota che i fatti contestati fanno riferimento ad un periodo in cui la sanità in Calabria era già commissariata. Questo fa capire che il sistema non ha funzionato”.

Sergio Abramo, sindaco di Catanzaro

“Chiediamo che il prossimo commissario sia “a tempo”. Con il prossimo governo regionale che speriamo arrivi al più presto vogliamo una sanità autonoma. In questi anni di commissariamento la sanità non ha fatto che peggiorare. È per questo motivo che, adesso, vogliamo dire basta e assumerci la responsabilità di ciò che accade nella regione”.

Sono le parole di Sergio Abramo, sindaco di Catanzaro al Tg-R. E su Tallini:

“Aspetto affinché vengano definite le accuse. Sono vicino alle famiglia ed alla persona. Ma si tratta di comportamenti che condanno fermamente”.

Giuseppe Ranuccio, sindaco di Palmi

“Con un po’ di rabbia, ma anche con tanta speranza, andiamo a rivendicare il diritto alla salute dei cittadini calabresi”.

Giovanni Calabrese, sindaco di Locri

Sindaci Locride

“Sindaci e amministratori della Locride presenti a Roma per rivendicare il diritto dei calabresi e dei cittadini della Locride ad avere una sanità pubblica, ospedaliera e territoriale, funzionante”.