Scuole in Calabria, Spirlì risponde a tono: "Irto è 'nu bravu figghiolu' ma..."

Il Presidente facente funzioni non le manda a dire al candidato del Partito Democratico che, qualche giorno fa, aveva commentato le sue scelte in riferimento alla vicenda scuole

“Nu bravu figghiolu” è così che il presidente facente funzioni della Regione ha definito il Segretario Questore del Consiglio della Calabria. Che Spirlì non abbia peli sulla lingua non è di certo una novità, l’assessore leghista alla cultura che, in seguito alla prematura scomparsa di Jole Santelli, ha occupato la poltrona da Governatore si è mostrato più volte al di sopra delle righe. Alcune delle sue “uscite” hanno anche fatto il giro dello Stivale ed il post relativo al candidato Presidente alle prossime regionali, potrebbe fare altrettanto.

“Nu bravu figghiolu”

Ai calabresi potrebbe anche sfuggire un sorriso di fronte all’affermazione in vernacolo che, sicuramente, capita di sentire abbastanza spesso durante un colloquio informale. Da un uomo delle istituzioni, forse, ci si dovrebbe aspettare di più ma, allo stesso tempo, non si può di certo condannare un Presidente solamente per aver utilizzato il proprio dialetto per rendere meglio la sua idea.

“Nicola Irto è nu “bravu figghiolu”: in questo anno di amministrazione, l’ho più volte visto seduto quieto quieto, senza proferire parola, sulla poltroncina dell’emiciclo”.

Successivamente alla decisione del TAR, di aprire per l’ennesima volta le scuole, in seguito ad un’altra delle ordinanze di chiusura di Spirlì, l’ex Presidente del Consiglio, che quindi di “gavetta” all’interno della Regione ne ha già fatta parecchia, non si è tirato indietro dall’esprimere la propria riflessione:

“Continua il balletto indecoroso delle chiusure e delle riaperture intorno alla scuola provocato dalle decisioni sbagliate e contraddittorie della Giunta regionale. Una situazione che è diventata oltremodo inaccettabile e che si sta consumando sulla pelle dei nostri ragazzi, del corpo docente, di tutti gli operatori scolastici e delle famiglie. La Giunta regionale faccia immediatamente chiarezza in merito alle linee guida che si dovranno adottare da qui alla fine dell’anno scolastico per garantire il diritto allo studio e tutelare il settore più importante quale è l’istruzione e la crescita formativa dei giovani calabresi.

Si adotti un criterio che sia il più possibile in linea con gli indirizzi dettati dalle autorità sanitarie e si smetta, una volta per tutte, di affidare la gestione di una materia così importante e delicata all’onda emotiva del momento. Il mondo della scuola, che da un anno sta compiendo grandissimi sacrifici e sforzi per garantire il funzionamento della didattica, ha bisogno di risposte concrete ma soprattutto di decisori credibili e autorevoli”.

Spirlì replica alle parole di Irto sulla vicenda scuole

Giusto il tempo di occuparsi di affari più importanti e Spirlì ha pubblicato un post sulla sua pagina Facebook direttamente indirizzato al candidato del Partito Democratico. Subito dopo l’etichetta di “bravo ragazzo”, il Presidente ha deciso di raccontare ciò che gli è stato possibile intuire dell’esponente di sinistra in questi mesi di lavoro all’interno della Regione:

” Mi sono detto spesso “guarda com’è taciturno”. E, le rare volte, che ha preso la parola, lo ha fatto senza grande aggressività. Quasi condividesse. O dissentisse flebilmente. Negli ultimi tempi, la svolta. Parla sempre poco, per carità, ma legge benino un vecchio copione. Ancor meglio, nelle ultime ore, ascolta un disco rotto e lo ripropone come fosse in cima alla hit parade: spirl sairl spirill spi spi spi spi… una litania che neanche i suoi più fedeli accompagnatori e seguaci ascoltano, se proprio i sindaci del pd o ad esso collegato STANNO CHIUDENDO LE SCUOLE E CHIEDONO ZONA ROSSA per i loro comuni.

Magari, spi spi spi spi non è proprio un visionario: magari, il rischio è concreto, considerando il fatto che molti, fra i contagiati, sono minori. E, se “molti” non dovesse soddisfare, ci faremo specificare, asp dopo asp, ao dopo ao, il numero preciso dei giovani contagiati o messi in quarantena forzata”.

Insomma, la lotta di Spirlì per la chiusura delle scuole non si placa ed anzi, il presidente facente funzioni ha trovato anche il tempo per cantarle agli avversari che cercano di interferire con quello che, secondo lui, è un problema inderogabile.