Caso Spirlì, Calabrò (Arcigay): 'Mobiliteremo Reggio contro ogni forma di discriminazione'

La presidente del comitato Arcigay "I Due Mari" di Reggio Calabria stigmatizza il comportamento del vice presidente della Regione Calabria dichiarandosi soddisfatta dalla presa di posizione di alcuni consiglieri regionali

Ancora una volta, la Calabria fa il “Giro d’Italia“. Nulla a che vedere con il ciclismo, né con le innumerevoli bellezze che popolano questa terra. La causa scatenante, che in questi giorni, fa discutere tanto della Regione meridionale, è il comizio del vicepresidente Spirlì a Catania.

Il secondo al comando della Regione Calabria, fortemente voluto dal Governatore Jole Santelli, si trova nell’occhio del ciclone a causa di alcune dichiarazioni molto forti:

“Ci stanno cancellando le parole di bocca, come se dire ‘zingaro’ sia già un giudizio negativo. Con ‘negro’ è la stessa cosa, perché in calabrese dico ‘nigru’ per dire negro, non c’è altro modo”.

Spirlì si è scagliato contro quella che ha definito “la lobby frocia, che ti impedisce di chiamare le cose col loro vero nome”. Il vice presidente della Regione Calabria ha concluso il suo discorso mostrando in sala un rosario “che mi hanno regalato le suore” subito dopo aver affermato:

“Userò le parole ‘negro’ e ‘frocio’ fino all’ultimo dei miei giorni. Che fanno, mi tagliano la lingua per impedirmelo?”.

Le parole di Spirlì hanno creato non poco scompiglio fra le istituzioni, i cittadini e le associazioni. Alcuni non sembrano esser rimasti troppo toccati dalla vicenda, riducendola al naturale comportamento ‘molto estroverso di un artista’. È così che lo ha definito il Presidente della Regione. Non la pensano allo stesso modo i consiglieri dell’opposizione che, attraverso una nota stampa, hanno chiesto la convocazione di una riunione per discutere la posizione del vice Santelli.

Pur avendo un respiro regionale, la notizia non ha lasciato impassibile la città di Reggio Calabria che, in particolar modo negli ultimi anni si è mostrata sempre più puntuale sulle tematiche sociali. A tal proposito è stata la presidente del comitato ArcigayI Due Mari” di Reggio Calabria, Michela Calabrò a stigmatizzare il comportamento del vice presidente della Regione Calabria dichiarandosi soddisfatta dalla presa di posizione di alcuni consiglieri regionali:

“La nostra Regione non può balzare alle cronache nazionali per affermazioni offensive e discriminanti da parte dei massimi rappresentanti istituzionali. Non possiamo tollerare questi atteggiamenti da chi amministra e rappresenta la nostra Regione per tale ragione abbiamo deciso di avviare una mobilitazione con tutte le forze sociali e cittadine per rimettere al centro del dibattito la lotta ad ogni forma di discriminazione, linguaggio d’odio e a tutte le forme di prevaricazione che alimentano violenze ed esclusione sociale”.

Calabrò prosegue:

“Non resteremo indifferenti. Questo è solo l’inizio perché indietro non si torna”.