Natale, spostamenti tra Comuni. Spirlì: 'Il Governo non sa cosa fare"

La bizzarra danza degli spostamenti durante le festività non è ancora terminata. Intanto, ecco cosa ne pensa il presidente facente funzioni della Calabria

Ora sì, ora no. Sembra una bizzarra danza di cui nessuno, purtroppo, conosce ancora i passi. In realtà si parla della vita di milioni di italiani e delle decisioni del Governo nazionale sulle restrizioni per le festività natalizie.

La linea dura del Dpcm Natale sembrava essersi pian piano sgretolata con il passare dei giorni. Adesso, però, che il countdown è giunto quasi al termine e la curva dei contagi, ed in particolare quella dei decessi, non si sono piegate quanto sperato, le istituzioni stanno cercando di correre ai ripari per evitare una terza ondata Covid.

Si o no agli spostamenti

Se tutte le altre regole sono state ben recepite dai cittadini, quelle sugli spostamenti continuano, ancora a far discutere i più. Le scene di assembramento viste in diverse città d’Italia nella prima domenica di zona gialla per diverse regioni, hanno fatto storcere il naso alle istituzioni romane, pronte subito a mettere una toppa al buco.

Per limitare le occasioni di contagi, il Governo ha preso in considerazione l’ipotesi di bloccare tutto lo Stivale nei giorni clou di festa: 24-25- 30-31 dicembre e 1 gennaio. L’idea iniziale era quella di applicare a tutta Italia le norme previste dalla zona rossa o arancione. Ancora, però, non vi è alcuna ufficialità in merito.

Le dichiarazioni di Spirlì

Approfittando della presenza del Presidente facente funzioni della Regione Calabria ai microfoni di CityNow, abbiamo chiesto a Nino Spirlì cosa pensa al riguardo:

“Credo che dovremo chiedere direttamente ai signori del Governo cosa sta accadendo. Non lo sapete voi (riferito alla stampa ndr.) così come non lo sappiamo noi e temo che queste ore stiano dimostrando che non lo sanno neanche loro. Non sanno neanche loro quello che vogliono, devono, possono o forse non dovrebbero fare.

Secondo me, chiudere il piccolo Comune di mille anime trattandolo come le città in cui vivono mille abitanti è una follia. Il cittadino romano può fare chilometri e andare fino ad Ostia, quello di Cosoleto deve rimanere chiuso.

Queste misure rischiano di spaccare le famiglie, di entrare nello spirito del Natale ed annientarlo e lasciare isolati gli anziani”.

La soluzione secondo il Presidente della Calabria

“Non credo che gli italiani questo Natale si daranno agli assembramenti pazzi. Credo che in questa occasione debba esser concesso loro di dimostrare il buon senso raggiunto e la gestione delle giornate di festa. Eviterei la norma sui Comuni, in favore, al massimo, di una sulla province”.