Strade 'di plastica' a Reggio: i segreti dell'asfalto anti-rumore

L'esperto del Dipartimento di Ingegneria dell'Università Mediterranea ha illustrato le peculiarità del progetto che ha già dato i suoi frutti a Nantes ed a Firenze

Dare una nuova vita a pneumatici esausti ed allo stesso tempo pensare all’ambiente e ad un’economia più sostenibile. Sono questi, in sintesi, alcuni dei propositi che il nuovo asfalto green, proposto dal consigliere Califano, potrebbe portare alla città di Reggio Calabria.

La sperimentazione, che prenderà presto il via in una strada del centro, ha avuto l’ok della III Commissione, ma quali sono i vantaggi per cittadini ed automobilisti?

Strade anti-rumore a Reggio Calabria: via alla sperimentazione

“I dati ambientali dell’Agenzia europea per l’ambiente sull’esposizione al rumore dimostrano che più di 100 milioni di cittadini europei sono esposti ad elevati livelli di rumore e che almeno una persona su cinque in Europa è esposta a livelli di rumore considerati nocivi per la salute”.

L’idea nasce dal progetto europeo LIFE E-VIA (Electric Vehicle noIse control by Assessment and optimization of tyre/road interaction – Controllo del rumore dei veicoli elettrici mediante valutazione e ottimizzazione dell’interazione pneumatico/asflato) che ha inteso affrontare la problematica dell’inquinamento acustico dovuto al rumore del traffico stradale, combinando la conoscenza dell’ottimizzazione degli asfalti e degli pneumatici al fine di testare una soluzione ottimizzata per la riduzione del rumore nelle aree urbane.

Il programma pilota, al quale ha preso parte l’Università Mediterranea di Reggio Calabria, che prevede l’impiego di un conglomerato bituminoso contenente residui di pneumatici ed ha una formulazione che è stata a lungo sperimentata e, successivamente, messa a punto anche in scala reale, ha già riscosso un discreto successo sia a Nantes (Francia), che a Firenze ed ora è pronto a sbarcare nella città dello Stretto.

Ad illustrare le peculiarità di questo particolare bitume, composta da una miscela di materiale plastico e gommino, è stato uno dei docenti del Dipartimento di Ingegneria (UniRC):

“L’idea, nata in collaborazione con il consigliere Califano, – ha spiegato il prof. Filippo Praticò – è quella di replicare il progetto europeo a Reggio Calabria, andando così a diminuire l’impatto sonoro e non solo. Basti pensare che il conglomerato bituminoso è composto anche da pneumatico polverizzato. Questo cosa vuol dire? Ridurre gli ingressi di rifiuti in discarica e, vista la necessità di inserirlo all’interno del composto per creare l’asfalto green, se si riuscisse a reperire questo “ingrediente” sul territorio si potrebbe attivare un circolo virtuoso anche nel campo dell’economia”.

L’asfalto green, al momento preso in esame per la sola via Filippini, concorrerebbe, anche, a rispondere alla richiesta europea alle pubbliche amministrazioni di adeguamento ai criteri ambientali per le strade. Più i Comuni si mostrano inclini ad uno sviluppo ecocompatibile, più vi è la possibilità di entrare nel sistema delle “premialità”.

Tanti, comunque, i dubbi esposti dai componenti della III Commissione, che non hanno lesinato domande di tipo tecnico e non all’esperto dell’Università Mediterranea. Uno, su tutti, la possibilità di “deteriorare” la pavimentazione in pietra sottostante l’asfalto attualmente steso lungo le strade del centro storico.

Non ci dovrebbero essere particolari rischi, ma il DIIES si riserva di effettuare le verifiche del caso per avere una risposta concreta. Il protocollo, siglato con il Comune, inoltre, prevede anche che il dipartimento di ingegneria, eccellenza del territorio, si occupi di monitorare la sperimentazione dell’asfalto green, al fine di raccogliere i dati necessari alla valutazione finale.

Le strade di plastica, comunque, già ampiamente impiegate in diverse parti d’Europa, rappresentano un vero e proprio prodigio di sostenibilità, rispetto alle strade tradizionali. Ad esempio, la maggiore durata in termini di “vita”, rappresenterebbe per i problemi di Reggio Calabria una vera e propria manna dal cielo.