Covid, taglio dei vaccini anche in Calabria. Arcuri: 'Sconsigliabile cambiare per il richiamo'

Taglio dei vaccini in Italia: le perdite Regione per Regione. Pfizer Biontech promette di ridurre il ritardo nella consegna

Lo scenario delle vaccinazioni Covid in Italia diventa incerto a causa del rallentamento nelle consegne di Pfizer-BioNTech. La società che per prima ha avuto l’ok per la distribuzione del vaccino, promette all’Ue di limitare ad una settimana il ritardo.

Oggi, lunedì 18 gennaio, arrivano nella Penisola 397.800 dosi, 164.970 in meno di quelle pattuite (-29%). E di fronte al sospetto che quelle mancanti finiscano a Stati del Golfo pronti a pagare di più, Arcuri evita ogni commento.

Taglio dei vaccini in Italia: le perdite Regione per Regione

Vaccino Covid

Secondo quanto riportato da Ansa Salute & Benessere, contro la decisione unilaterale di Pfizer, il Codacons ha presentato un esposto a 104 Procure di tutta Italia e domani ne invierà uno all’Antitrust europeo, per abuso di posizione dominante.

La situazione preoccupa in particolare i Governatori delle Regioni con i tagli più significativi.

“È inaccettabile” il -53,8% del Friuli Venezia Giulia, secondo il suo presidente, Massimiliano Fedriga: “Penso serva un riequilibrio, che il taglio venga spartito in modo equanime nel Paese”.

Le Province di Trento e Bolzano ne avranno rispettivamente il 60% e il 57,1% in meno, il Veneto il 52,5%, la Sardegna la metà, la Puglia e la Calabria il 38,4% in meno, la Toscana il 36%, Lombardia il 26,8% e il Lazio il 25%. Abruzzo, Basilicata, Marche, Molise, Umbria e Valle d’Aosta sono le uniche senza tagli nella distribuzione. In pratica, fino al prossimo rifornimento, l’Italia avrà disposizione circa 700mila dosi.

Le fiale in arrivo oggi, salvo imprevisti, permetteranno di non dover cambiare vaccino per il richiamo ricorrendo a Moderna, l’altro tipo di profilassi ora disponibile.

Una soluzione “davvero sconsigliabile” per Arcuri, secondo cui “è bene” anche rispettare “l’intervallo di tre settimane fra prima e seconda dose”.

L’arrivo di AstraZeneca

Vaccino Coronavirus

Ci sono due date cerchiate in rosso sulla road map della campagna vaccinale italiana contro il Covid:

  • lunedì 25 gennaio, quando dovrebbero tornare regolari le consegne di Pfizer-BioNTech;
  • venerdì 29, quando l’Agenzia europea del farmaco deciderà sul via libera all’antidoto di AstraZeneca.

Il nuovo vaccino vanta tanta peculiarità come, ad esempio, costi di sviluppo inferiori e non richiede temperature eccessivamente basse per conservazione e trasporto, ma sono state condotte poche sperimentazioni sugli anziani, quindi il timore è che possa essere autorizzato solo per la popolazione under 55.

Se AstraZeneca sarà disponibile “senza condizioni particolari, avremo altri 40 milioni di vaccini, 16 milioni nel primo trimestre del 2021 – ha calcolato il commissario per l’emergenza, Domenico Arcuri, ospite di Domenica In -, e potremo accelerare la campagna vaccinale, anticipando ad esempio i soggetti fragili tra i 60-70 anni e altre categorie a rischio”.