Taibi, il Ds improvvisatosi intermediario, per salvare la Reggina

"Pur di salvare la Reggina, non mi interessa fare neppure un minuto di ferie"

Più di quaranta giorni, vissuti con il fiato sospeso. Una trattativa lunga, estenuante, caratterizzata da alti e bassi ed in alcuni momenti addirittura interrotta. Probabilmente nel corso della conferenza stampa di presentazione, sarà lo stesso Felice Saladini a raccontare comeè nata l’idea, come si è evoluta la situazione e poi deciso di arrivare al si.

Di sicuro un ruolo determinante lo ha svolto il Ds Taibi, trovatosi per la seconda volta in una situazione di assoluta precarietà, dopo il pericolo vissuto e scampato nel cambio tra la gestione Praticò e quella di Gallo. Testardaggine, caparbietà, tenacia, passione e voglia di salvare a tutti i costi la società, dopo il lavoro ed i sacrifici di questi ultimi anni in cui da direttore sportivo, seppur con qualche errore commesso, ha raggiunto comunque gli obiettivi. Ha dato una grande mano di aiuto, ha dialogato con lo studio Tonucci che ne ha curato la trattativa, in pochi erano a conoscenza del suo grande rapporto di amicizia con Felice Saladini, quest’ultimo avrebbe chiesto a Taibi nei mesi scorsi la disponibilità ad affiancarlo, nel caso in cui il Lamezia avesse raggiunto la serie C.

Si è sbattuto per giorni, ha vissuto momenti di disperazione nel periodo in cui la trattativa faceva fatica a decollare, ha speso tutto se stesso per convincere gli interlocutori che la Reggina, insieme al blasone ed al patrimonio era ed è un investimento conveniente. Ha collaborato in maniera decisiva al fine di ribaltare una situazione che ad un certo punto sembrava ormai destinata ad una conclusione negativa. Alla fine ha festeggiato forse più degli altri e mentre per molti ci sarà il tempo adesso di rifiatare, per lui inizia un altro periodo di straordinario lavoro, quello che lo vedrà protagonista nel prossimo calciomercato. “Non vedo l’ora, pur di salvare la Reggina, non mi interessa fare neppure un minuto di ferie“, una delle dichiarazioni di Massimo Taibi nei momenti più convulsi della trattativa. Servito.