Regionali, Tridico: “La mia Calabria tra sanità, lavoro e dignità. Il Ponte non ha senso”

“Che senso ha spendere 14 miliardi per attraversare lo Stretto in 5 minuti quando ci vogliono 5 ore per percorrere la Calabria da nord a sud? Le priorità sono lavoro, ospedali, povertà e trasporti", le parole di Tridico

Pasquale Tridico M5s

Pasquale Tridico, esponente del Movimento 5 Stelle ed ex presidente dell’Inps, sarà il candidato del campo largo alla presidenza della Regione Calabria. Dopo settimane di confronto interno e ipotesi alternative, la coalizione progressista ha trovato la convergenza sul suo nome.

La scelta e il significato della candidatura

“Rispetto ad altri contesti siamo stati Speedy Gonzales – afferma Tridico in un’intervista a Il Manifesto –. Le dimissioni di Occhiuto risalgono al 31 luglio, lo scioglimento del Consiglio regionale all’8 agosto e poco più di dieci giorni dopo c’è stata l’intesa. Ringrazio i leader nazionali e soprattutto i cittadini che hanno spinto dal basso per questa candidatura”.

L’economista sottolinea la sua idea di politica come servizio e responsabilità: “È il sogno dell’ambizione collettiva, quella di Berlinguer di cambiare davvero le cose”.

La Calabria che immagina

Tridico descrive la sua regione come “devastata” da carenze sanitarie, disoccupazione ed emigrazione. Ma parla anche di un riscatto possibile:
“La Calabria che sogno ha la tenacia dei miei genitori che, pur poverissimi, hanno cresciuto sette figli trasmettendo solidarietà e impegno. Se facciamo funzionare ospedali, trasporti e garantiamo lavoro dignitoso, i calabresi non scapperanno più: torneranno in una delle regioni più belle d’Italia”.

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Il giudizio sul centrodestra

Sul presidente dimissionario Roberto Occhiuto e sull’azione del centrodestra Tridico non personalizza:
“I cittadini non ne possono più di risse. I fatti dicono che la Calabria è la regione più povera d’Europa. Il governo Meloni ha sottratto alla nostra regione e al Sud complessivamente 12 miliardi tra PNRR e fondi di coesione, più 4,4 miliardi del fondo di perequazione. Per la destra il Sud è un soprammobile. Noi vogliamo ridare dignità a questa terra”.

Coalizione larga e programma

La coalizione che lo sostiene va da Rifondazione a Calenda, con l’appoggio di Azione a livello regionale: “Non ci sono stati veti, ma responsabilità condivisa. Ai cittadini non interessano i post su X, ma programmi concreti”.

Il programma, anticipa, metterà al centro sanità pubblica, trasparenza, giustizia sociale, trasporti e politiche industriali. Tra le misure spiccano il reddito di dignità regionale, un salario minimo e investimenti per i giovani e le aree interne.

Sul Ponte sullo Stretto

Nettissima la posizione sull’opera:
“Che senso ha spendere 14 miliardi per attraversare lo Stretto in 5 minuti quando ci vogliono 5 ore per percorrere la Calabria da nord a sud? Le priorità sono lavoro, ospedali, povertà e trasporti. Il Ponte non porterà sviluppo, ma solo affari per le grandi lobby del cemento. La mia candidatura nasce proprio per oppormi a questo destino e riportare speranza”.