Tutti in classe, CityNow incontra gli studenti del Convitto T. Campanella - FOTO

CityNow entra nelle scuole reggine. Ecco il racconto degli studenti del Convitto Nazionale di Stato, Tommaso Campanella

CityNow entra nelle aule delle scuole reggine per raccontare le prime emozioni di questo nuovo anno. Ecco il racconto degli studenti e della collaboratrice della dirigente del Convitto Nazionale di Stato Tommaso Campanella.

La professoressa Francesca Foti, insegnante di Lettere, ci ha parlato dell’inizio del nuovo anno scolastico ed ha illustrato il nuovo corso Cambridge:

‘Il nuovo anno è partito in modo positivo, con tanto entusiasmo. Mi è piaciuto l’impatto delle prime, soprattutto quelli del nuovo corso Cambridge (darà la possibilità di potenziare l’inglese con sei ore settimanali, con la presenza della prof.ssa di madrelingua), e si studieranno Diritto ed Economia in lingua inglese. Favorevole alla nuova metodologia d’esame: darà la possibilità ai docenti di valutare con un criterio più meritocratico ogni singolo studente.’

LE PAROLE DEGLI STUDENTI REGGINI

Francesco Malara (5A): ‘Ho scelto questa scuola perchè mi sono sempre piaciute le materie umanistiche e perchè da molte possibilità nel futuro. mi son trovato molto bene, anche con i professori. Rifarei la scelta. Non abbiamo contezza piena della nuova metodologia, a detta di molti è complicata, ma non ci spaventa. Si premia la meritocrazia nell’orale. Per il futuro ho qualche idea: economia e medicina, sono un po’ indeciso.’

Marta Catalano (5A): ‘Ho scelto questa scuola per avere tante possibilità nel futuro. Con i professori mi son trovata subito bene, è una scelta che rifarei assolutamente. Metodologia d’esame? Non è un problema, l’importante è prepararsi bene. Avrei preferito all’orale forse la metodologia vecchia, perchè le buste spaventano un po’. Sono convinta che la medicina farà parte del mio futuro.’

Fausto Campiglia (5B): ‘Il nostro percorso di studi è molto particolare, oltre ai soliti studi di un Liceo Classico, ci andiamo a confrontare con tematiche di carattere internazionale, spesso con docenti di madrelingua. Il rapporto con i professori è ottimo. Passiamo gran parte della giornata con i nostri docenti. Rifarei questa scelta. La metodologia di quest’anno è secondo me più semplice. Certo, avrei preferito più chiarezza, cosa che è mancata negli ultimi anni da parte del Governo. Nel futuro mi concentrerò a studiare Giurisprudenza.

Melania Malavenda (5B): ‘Ho scelto sin da subito questo indirizzo di studi. Gli insegnanti di madrelingua aiutano molto durante gli studi. E’ un Liceo che apre tantissime porte. Mi piacerebbe studiare in Francia nel futuro. Sono propensa alla modifica dell’esame. Le buste non sono un problema, è proprio da qui che si evince il merito di ogni singolo studente. Noi avremo una prova in più, quella ESABAC, che farà media con la seconda prova. I professori hanno iniziato ad abituarci a questo esame, speriamo non cambi ancora. Futuro? Sono proiettata verso lo studio di Psicologia Criminologica.

Micol Santoro (5D): ‘Ho scelto questa scuola per l’ampia proposta educativa che offre. Sono stati cinque anni fantastici, si è creato un bel rapporto, quasi familiare. Sono stati anni tanto impegnativi quanto formativi. Rifarei questa scelta. La nuova modalità d’esame premia la cultura e la conoscenza dei ragazzi. Futuro? Ho deciso di iscrivermi alla facoltà di storia, spero tra 25 anni di insegnare in qualche Università, magari con qualche libro alle spalle.’

Francesco Crea (5D): ‘Ho scelto questa scuola perchè favorisce tra le tante cose anche l’insegnamento delle lingue. Ottimo il rapporto con i professori. Esame? Forse avrei preferito la metodologia vecchia, soprattutto per l’orale. Nel mio futuro? Mi sto preparando per affrontare medicina, ce la metterò tutta.’