Università Dante Alighieri di Reggio, situazione dei conti drammatica. Spunta un acquirente

Il buco di bilancio sarebbe di milioni di euro. Interesse di un'università privata, ma ci sono resistenze

“Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura, ché la diritta via era smarrita“. Una delle frasi più celebri di Dante Alighieri spiega alla perfezione la situazione attuale dell’omonima università privata reggina. Complice il drastico calo di iscritti negli ultimi anni, con la pandemia che negli anni scorsi ha contribuito a dare una pesante mazzata relativamente ai corsi di italiano per stranieri, la ‘Dante Alighieri’ vive un momento che viene definito ‘drammatico’ da chi ha visto da vicino i conti dell’ateneo.

A contribuire alla voragine nel bilancio che sarebbe di milioni di euro, anche i mancati contributi annuali che il Comune di Reggio Calabria e la Città Metropolitana non hanno versato negli ultimi anni. Secondo quanto previsto dallo statuto della Dante Alighieri infatti, i due enti locali sono tenuti a versare annualmente una quota all’università privata, contributo che mancherebbe da diversi anni.

Da Palazzo San Giorgio la motivazione relativamente ai mancati versamenti degli ultimi anni è stata correlata al piano di riequilibrio che per 10 anni ha ingessato ogni possibilità di manovra. Dal 31 dicembre però il piano si è concluso, anche se si attende ancora l’ultimo ok dalla Corte dei Conti. Meno chiari invece i motivi che hanno impedito alla Città Metropolitana di adempiere rispetto a quanto previsto dallo statuto.

Con la volontà di trovare soluzioni utili ad affrontare la situazione d’emergenza, secondo quanto raccolto da CityNow si è tenuto ieri un primo incontro tra gli enti istituzionali presenti all’interno dello statuto. Oltre al Rettore della Dante Alighieri, il prof. Prof. Antonino Zumbo, presenti per la Metro City il sindaco f.f. Carmelo Versace, per il Comune di Reggio Calabria l’assessore alle attività produttive Angela Martino e per la Camera di Commercio il presidente Ninni Tramontana.

Comune e Città Metropolitana hanno garantito la possibilità di sostenere economicamente le casse dell’ateneo reggino, con il Rettore Zumbo che non avrebbe nascosto l’apprensione per una situazione preoccupante e che necessita di interventi immediati. Prima di capire se il sostegno economico di Comune e MetroCity potrà essere utile per tamponare l’emorragia, servirà dare un’occhiata più approfondita ai conti e alla situazione finanziaria della Dante Alighieri.

Da qui la decisione di riaggiornarsi la prossima settimana, con un nuovo incontro utile a capire quale percorso intraprendere. Chiesto aiuto anche alla Regione Calabria, unico ente istituzionale in questi anni a versare la quota annua all’ateneo reggino, quota che però sarebbe notevolmente diminuita, da 600 a 100 mila euro. Del tutto insufficiente a coprire la voragine.

Una strada che forse si è già interrotta invece è quella legata all’interesse di un’università privata ad acquisire l’ateneo reggino, secondo rumors si tratterebbe di E-Campus. Nei mesi scorsi, in gran segreto, i primi contatti tra le parti, con l’università privata che avrebbe manifestato la volontà di rilevare la maggioranza della Dante Alighieri, assicurando di mantenere il ‘core business’ dell’ateneo reggino, ovvero i corsi di italiano per stranieri.

Da ricordare infatti come la Dante Alighieri è una delle 4 università italiane accreditate dal Ministero quali enti certificatori per la lingua italiana, assieme all’Università per stranieri di Siena, l’Università di Roma Tre e l’Università per stranieri di Perugia. La trattativa però, ad oggi, sembrerebbe essere naufragata per il rammarico del Rettore Zumbo.

Una parte del consiglio di amministrazione infatti avrebbe espresso voto contrario rispetto alla possibile acquisizione di un altro ente privato, con il destino dell’ateneo reggino che rimarrebbe così appeso alle decisioni della politica.

Importante l’esito dell’incontro che si terrà la prossima settimana, la speranza è legata alla risoluzione delle problematiche attuali e al rilancio di un’università strategica per tutto il territorio. Le enormi potenzialità della Dante Alighieri sono state confermate dalla ricerca condotta dalla StuDocu, una start up olandese che ha posizionato nello StuDocu World University Ranking 2020 l’Ateneo reggino quarto in Italia e 28esimo in Europa.

La ricerca è stata condotta su 100mila studenti provenienti da più di 27 Paesi, che hanno valutato su una scala da 1 a dieci diversi parametri, tra cui la reputazione accademica, lo studio a distanza, la qualità dell’istruzione, l’efficienza dei corsi, la cultura sportiva, la valorizzazione delle diversità e dell’inclusione all’interno dell’istituto.