Vaccini a Reggio, la denuncia del dott. Lamberti: 'È in atto una guerra. Basta cincischiare'

La manifestazione del dott. Lamberti Castronuovo riguardante la campagna di vaccinazione a Reggio Calabria ha raccolto il consenso di numerosi cittadini

Prevedibile e forse anche non prorogabile. In questa domenica soleggiata di inizio marzo, i cittadini di Reggio Calabria si sono riuniti a piazza del Popolo per una manifestazione “silenziosa”. Un’iniziativa per chiedere maggiori risposte ad una sanità pubblica da tempo commissariata che, però, non ha mai smesso di fornire servizi gestiti male. L’ultimo, in ordine cronologico, è quello della campagna vaccinale anti-Covid.

Sanità pubblica a Reggio Calabria: protesta dei cittadini a piazza del Popolo

Piazza Del Popolo

Impossibile stare con le mani in mano, zitti ad aspettare. Così, come spesso è accaduto anche in passato, il dott. Eduardo Lamberti Castronuovo si è fatto portavoce di una larga fetta di popolazione stanca di subire le scelte calate dall’alto da parte di chi dovrebbe svolgere un ruolo fondamentale per la comunità: ripristinare la sanità in città.

La pandemia non ha fatto altro che portare a galla quelli che sono gli atavici problemi della città dello Stretto, costretta oggi, ancora una volta ad “arrangiarsi” con le proprie forze. La campagna vaccinale prosegue, ma non a gonfie vele, a causa di alcuni problemi all’organizzazione. La tematica è stata affrontata anche dal direttore del Dipartimento Prevenzione dell’ASP, che ne ha parlato ai microfoni di CityNow, ma qual è, invece, la campana dei cittadini? Cosa chiede la comunità a coloro che gestiscono il settore sanitario?

Le parole del dott. Lamberti Castronuovo

Manifestazione Piazza Del Popolo

“Qui è in atto una guerra tra Dipartimento e ASP – ha affermato il dott. Lamberti. Si “sparano” dalla mattina alla sera. Vanno a fare controlli da pazienti che li hanno già effettuati in strutture che sono mille volte meglio delle loro e non vanno, però, ad effettuare i vaccini. Qui c’è qualcuno che vuole innalzare il suo livello di potere. Peccato che qui non sia una questione di potere, ma di effettuare le somministrazioni. Chi non è capace deve andare a casa e farlo anche nel più breve tempo possibile”.

Medico, assessore, sempre impegnato per la città, Lamberti ha lanciato un messaggio anche a chi, in questi giorni di emergenza sanitaria, continua la sua campagna elettorale:

“Ogni persona che rappresenta il popolo, visto che sono pagati da noi, anche profumatamente, si devono mettere in testa che devono lavorare solo e soltanto per far arrivare i vaccini e affinché ci sia un’organizzazione anche in Calabria. Che lascino perdere la campagna elettorale, perché questo popolo, alle urne, si ricorderà di questi giorni. Anziché andare a raccogliere voti, andate a cercare i vaccini.

La denuncia sul numero “falso” dei casi registrati

Piazza Del Popolo 2

“C’è una sola priorità quando avviene una catastrofe, la prima cosa da fare è la ricostruzione. Noi qui non dobbiamo attendere la catastrofe, perché lo sappiamo già che arriverà. Il problema è la vaccinazione, perché se questa non viene fatta, avremo dei numeri molto più elevati di quelli della prima fase, dove siamo stati molto bravi a rimanere in casa. Oggi i casi sono molto più elevati”.

Il direttore dell’Istituto De Blasi, ha aggiunto:

“Le statistiche che ci vengono fornite sono assolutamente false e so quello che dico. Noi facciamo tra le 200 e le 400 persone al giorno e nessuno mi chiede i dati, sono io che mando alla prefettura. La città di Reggio Calabria ha dato lezioni di etica a tutta Europa, ha messo delle tariffe su questi esami bassissime, anzi noi chiediamo che questi vengano fatti gratuitamente, perché andiamo a pesare molto sul bilancio delle famiglie”.

Le cose da fare

Piazza Del Popolo 1

Il dott. Lamberti-Castronuovo ha concluso il suo intervento alla stampa, durante la manifestazione in piazza, affermando:

“Le cose da fare sono: vaccini, tamponi gratis e un’organizzazione fino ad ora assente. È inutile cincischiare, tanto più che noi non sappiamo niente su quali siano i veicoli di trasmissione. Inseguire la causa sarà compito della scienza, noi adesso dobbiamo evitare gli effetti. Quindi chiediamo alla Regione di passare ai fatti, di disporre norme uguali per tutti i Comuni. I sindaci devono sapere e di conseguenza i cittadini”.