Reggio, variante inglese: l'aggiornamento di Giuffrida sui casi sospetti

Casi sospetti di variante inglese a Scilla: le parole del direttore del Dipartimento Prevenzione dell'ASP di Reggio Calabria

È di qualche giorno fa la notizia dell’arrivo della mutazione genetica inglese del Covid-19 anche in Calabria. Dopo i primi casi confermati in provincia di Cosenza, quelli di alcuni migranti residenti in una casa di accoglienza e quello di una signora che probabilmente ha contratto il virus mutato in aereo, anche in provincia di Reggio Calabria si sono registrati i primi casi sospetti.

Variante inglese a Reggio Calabria

Qualche giorno fa il laboratorio di microbiologia dell’ASP di via Willermin ha isolato alcuni casi di contagio, nello specifico sei, che presentano caratteristiche diverse da quelli registrati fino a questo momento. In base ai parametri della circolare del Ministero della Salute potrebbe trattarsi della variante britannica. I tamponi di riferimento sono stati inviati immediatamente al laboratorio di Catanzaro per la conferma.

Le precisazioni del dott. Giuffrida

“Abbiamo inviato i campioni all’Iss – ha spiegato il dott. Giuffrida ai microfoni di CityNow – ma ancora non ci è arrivato il responso. Le persone in questione sono state isolate molto tempestivamente”.

A proposito di varianti del virus, il direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’ASP reggina rassicura la popolazione sulla presenza di quella “inglese” a queste latitudini:

“Gli unici casi sospetti (sei in tutto) in provincia di Reggio Calabria si sono registrati a Scilla. La variante sappiamo essere più aggressiva e che si diffonde più velocemente nella popolazione di età giovane che erano state risparmiate – bambini e giovani adulti che non possono essere vaccinati perché il vaccino va somministrato sopra i 18 anni -. La notizia positiva è che il vaccino funziona anche sulla variante inglese”.