Reggio e il rischio dissesto, tra nuove speranze e vecchio debito

Quella di oggi potrebbe essere una giornata decisiva. Presto sarà aggiunto un debito riferito al passato, ma da Roma sembrano arrivare notizie positive...

Reggio Calabria spettatrice più che interessata della battaglia politica che si sta consumando tra Lega e 5 Stelle. Ieri il Consiglio dei Ministri avrebbe dovuto approvare il decreto ‘Salva-Roma’, che prevedeva aiuti economici per la Capitale.

Nulla da fare, alla fine dalla riunione ne è uscita una sorta di mediazione che in realtà ha previsto lo stralcio di gran parte delle norme (i commi da 2 a 6).

Esulta Salvini che afferma come “i debiti della Raggi non saranno pagati da tutti gli italiani ma restano in carico al sindaco della Capitale. Faremo provvedimenti ad hoc per tutti i comuni in difficoltà”.

Opposta invece la lettura dei 5 Stelle, che prendono l’esito notturno come un punto di partenza e mettono in evidenza che è stato approvato il Salva Roma “a metà, in particolare i commi 1 e 7” mentre sugli altri deciderà il Parlamento.

GIORNATA DECISIVA ?

E’ evidente come tra i due partiti della maggioranza si stia giocando una partita che va ben al di là del Decreto Salva Roma. Delle frizioni tra Lega e 5 Stelle potrebbe beneficiare paradossalmente il comune di Reggio Calabria. Se infatti  dovesse prevalere la linea di aiutare economicamente tutti i comuni a rischio dissesto, Reggio potrebbe così vedersi una parte del debito ‘prelevato’ dal Governo. Al momento però non sembra l’ipotesi più probabile.

Giornata decisiva o quasi quella di oggi. Questa mattina infatti il sindaco Giuseppe Falcomatà si trova a Roma per prendere parte alla seduta straordinaria della Conferenza Stato-città.

Alla presenza del vice-ministro Castelli, Falcomatà illustrerà il punto della situazione e si aspetta dall’interlocutrice passi concreti per i comuni che sono a rischio dissesto come Reggio Calabria.

Da chiarire che il piano di riequilibrio, inizialmente fissato in 30 anni e poi ridotto a 10 anni, secondo le ultime interpretazioni può essere spalmato in un periodo che va da 4 a 20 anni. Il comune reggino punterebbe ovviamente a spalmare il debito in 20 anni, anche perchè presto si dovrà aggiungere una cifra corposa a quella già esistente.

NUOVE SPERANZE, VECCHIO DEBITO

Il piano di riequilibrio del Comune di Reggio Calabria infatti non ha mai tenuto conto sino a oggi del debito idrico con la Regione. La condotta idrica portante è gestita da Sorical (società peraltro in liquidazione) che negli anni ha vantato un debito sempre maggiore da parte del Comune di Reggio Calabria.

Si tratta di un vecchio contenzioso (il cui inizio si perde addirittura agli anni ’80, prima ancora della gestione Italo Falcomatà) e che si è protratto in un botta e risposta tra le parti durato un quarto di secolo. Querelle che dopo 25 anni dovrebbe e potrebbe conoscere la parola fine.

Comune e Regione Calabria infatti sarebbero vicini ad un accordo economico sulla cifra che l’amministrazione comunale reggina dovrà riconoscere. Il debito (al momento difficile da quantificare, ma certamente corposo) se le speranze del sindaco Falcomatà verranno accolte sarà aggiunto al piano di riequilibrio e inserito nel piano pluriennale di dilazione.