Ndrangheta - Energia Pulita: il video della Guardia di Finanza

Il Centro Operativo della Direzione Investigativa Antimafia di Reggio Calabria, Militari dello S.C.I.C.O. di Roma e del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, supportati da altre articolazioni operanti nelle provincie di Milano, Brescia, Mantova, Varese, Pavia, La Spezia, Vicenza, Lecce e Sassari, con il coordinamento della Procura Nazionale Antimafia diretta dal Procuratore Nazionale Dott. Federico CAFIERO De RAHO e della locale Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia, diretta dal Procuratore Capo Dott. Giovanni BOMBARDIERI, stanno eseguendo su tutto il territorio nazionale provvedimenti emessi dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria – presieduta dalla Dott.ssa Ornella Pastore – su richiesta congiunta, del Procuratore Nazionale Antimafia e del Procuratore Capo di Reggio Calabria, procedura applicata nel Distretto reggino per la prima volta dopo la riforma del 2015 del Codice Antimafia, che ha attribuito anche al Procuratore Nazionale Antimafia la titolarità della proposta di misure di prevenzione di natura patrimoniale.

Con il suddetto provvedimento è stata disposta l’applicazione della misura di prevenzione patrimoniale del sequestro su compendi societari, beni mobili e immobili, nonché rapporti finanziari per un valore complessivo stimato di circa 50 milioni di euro riconducibili agli imprenditori SCIMONE Antonino cl. ‘75, MORDA’ Antonino cl. ’69 e CANALE Pietro cl. ’79 – indiziati di appartenenza/contiguità a note cosche reggine.