Reggio, vie e piazze chiuse dalle 21. Falcomatà annuncia la nuova ordinanza

L’ordinanza, necessaria a seguito del nuovo DPCM, che verrà discussa con il territorio, non è stata ancora firmata

Con la risalita dei contagi la popolazione sente anche la necessità di ricevere maggiori e puntuali informazioni sulla situazione Covid. È per questo motivo che il sindaco Giuseppe Falcomatà ha deciso di tornare ad una vecchia abitudine, quella delle dirette per informare i reggini su cosa accade in città.

“Non perdiamo l’abitudine di incontrarci attraverso anche le nostre dirette, ancora di più in queste settimane in cui, anche, in provincia si registra un aumento dei contagi. È importante, ancora di più in questo momento, riprendere un’informazione quasi quotidiana per tenere tutti aggiornarti sulle novità”.

Nella diretta terminata pochi minuti fa, il sindaco, sulla sua pagina Facebook, ha riassunto quelle che sono le nuove misure di prevenzione entrate in vigore con l’ultimo DPCM. Quali attività sono sospese dalle 18, dalle 21 e quali quelle che possono continuare fino a mezzanotte. Incremento, di nuovo, dello smart working, cosa è accaduto nel mondo dello sport e delle fiere e sagre locali. Tutte misure che i cittadini hanno appreso in questi giorni, dall’ultimo discorso del Premier Conte, ma ce n’è una in particolare che non risultava ancora chiara: la disposizione, prevista per i sindaci, di chiudere vie e piazze cittadini in cui potrebbero crearsi degli assembramenti.

“I sindaci hanno preso una posizione chiara in merito all’ultimo decreto – ha ribadito Falcomatà, così come aveva già fatto in un’intervista a CityNow. Il Governo ha scaricato sui primi cittadini la responsabilità di far rispettare questa misura. A tal proposito i sindaci delle 10 Città Metropolitane hanno incontrato il ministro dell’interno”.

Al via il “coprifuoco”

“La chiusura al pubblico di vie e piazze, ogni giorno a partire dalle 21:00, è impropriamente un “coprifuoco”. Non sarà consentita infatti la sosta, ma unicamente il transito per coloro che, ad esempio, devono fare ritorno a casa, vogliono fare una passeggiata o si trovano in una delle attività aperte al pubblico. L’obiettivo è quello di evitare gli assembramenti”.

Ciò non vuol dire che i reggini non potranno uscire di casa nella fascia oraria prevista dal Decreto, o non potranno frequentare i locali che continueranno ad essere aperti al pubblico, semplicemente, una volta individuate le aree da ‘chiudere’, i cittadini non potranno sostarvi stabilmente.

Il sindaco, inoltre, ha illustrato ai cittadini le mosse dei prossimi giorni:

Il ministro Lamorgese ha accolto le richieste dei sindaci e pochi minuti fa è arrivata la convocazione per il Comitato ordine e sicurezza pubblica a cui parteciperanno anche il Prefetto ed il Questore. L’ordinanza per chiudere vie e piazze non è stata ancora emessa. Prima desidero sentire l’ASP e le associazioni di categoria per capire anche quale siano le zone che dovranno essere interessate dalla nuova disposizione. Non è una scelta, ma un obbligo.

Noi non abbiamo le risorse di polizie locale per farla rispettare. Non ci tiriamo indietro, ma ognuno deve fare la sua parte nel pieno rispetto delle funzioni”.

Le richieste al ministro Lamorgese

“Abbiamo chiesto al ministro 3 cose:

  • l’impegno da parte del governo a far rispettare le disposizioni, noi non abbiamo le risorse per farlo;

  • fondi per gli steward, persone che dovranno vigilare per assicurarsi che nessuno violi l’ordinanza;

  • fondi per assunzioni a tempo determinato e indeterminato e per implementare le risorse per lo straordinario degli agenti delle forze dell’ordine”.

La riunione, secondo quanto annunciato dal sindaco, e la successiva firma dell’ordinanza, è prevista per venerdì 23 ottobre.

“Ci auguriamo che queste misure siano sufficienti per evitare un nuovo lockdown – ha spiegato ancora Falcomatà. Vogliamo lavorare in questa direzione”.

La chiamata ai giovani

Infine un appello alle nuove generazioni:

“Mi rivolgo soprattutto ai giovani, questa nuova ondata vediamo dalle statistiche colpisce la fascia tra i 20 e i 30 anni, ma gli anziani non sono esenti. I giovani possono contagiare i propri parenti e purtroppo per i più anziani il virus continua ad essere letale. L’uso della mascherina non è una moda o una scelta, ma un obbligo. Dobbiamo rispettare noi stessi e chi ci sta intorno”.

Il sindaco ha annunciato, anche, che nella prossima diretta aggiornerà i cittadini sulla situazione contagi nella città e nell’area metropolitana di Reggio Calabria.