50° Bronzi, Fascì (PCI): 'Senza aeroporto non si va da nessuna parte'

"Rilanciare i Bronzi deve servire a rilanciare la prospettiva turistica della città". La nota del Movimento per il rilancio del P.C.I.

“In questi giorni monta una discussione relativa alla decisione dell’Amministrazione Comunale di destinare una rilevante somma per festeggiare il cinquantennio dei “bronzi”.
I bronzi sono forse l’emblema più importante della nostra comunità”.

Lo ha scritto in una nota Lorenzo Fascì, del coordinamento provinciale del Movimento per la rinascita del P.C.I. e l’unità dei comunisti.

“È giusto, quindi, che per la ricorrenza dei cinquant’anni dal ritrovamento l’Amministrazione Comunale abbia dato il massimo risalto organizzando, a tal fine, un evento con un grande tenore come Andrea Bocelli ed è anche comprensibile, in questa ottica, che l’Amministrazione impegni risorse importanti soprattutto se poste in paragone con lo stato delle casse cittadine; con le difficoltà di coprire i costi dei servizi essenziali e con la difficile situazione dell’economia cittadina.

Ma se l’evento rimane un fatto in sé; se non c’è una ricaduta strutturale, ha un senso?
Rischia di rimanere inutile come piantare un albero – un solo albero – nel centro del deserto del Sahara.

Affinché l’evento abbia un respiro ampio; una ricaduta strutturale, occorrerebbe pensare in primo luogo a creare le premesse strutturali.

L’arrivo di una star come Andrea Bocelli prevedibilmente indurrà tantissime persone a recarsi a Reggio. Come? La domanda induce lo sguardo verso la più importante via di comunicazione: l’aeroporto cittadino.

Il rilancio turistico

Potremmo dire il “NON aeroporto”, perché di fatto, da anni, il Tito Minniti assomiglia “all’isola che non c’è”! Intanto all’aeroporto non ci si arriva. È tagliato fuori dalle vie di comunicazioni principali:
Ferrovia: la stazione ferroviaria è rimasta lontana visto che l’aerostazione non è stata spostata verso mare;
autostrada: la famosa bretella sul Sant’Agata che doveva collegare l’autostrada all’aeroporto sta lì paralizzata ed incompiuta da anni.

E poi, chi si è recato di recente all’aerostazione può testimoniare il senso di desolazione, di abbandono che si respira.

E poi: per viaggiare occorrono gli aerei. Perché arrivino gli aerei occorrono le Compagnie. I vettori.

E allora una domanda: negli ultimi 10 anni quale è stata la cabina di regia, abilitata a costruire relazioni; a contrattare e convincere le compagnie aeree a venire al Tito Minniti; in questo senso registriamo un silenzio “strutturale” mai interrotto da parte delle istituzioni cittadine (l’unico rumore si percepisce al cambio di CdA).

Silenzio ancora più assordante da parte della Regione Calabria nella veste SACAL l’ente unico di Gestione degli aeroporti al quale qualcuno dovrebbe domandare se sa dell’esistenza del Tito Minniti.

Se non c’è l’aeroporto, non si può dare quel respiro turistico di cui tutti parlano ma per il quale nessuno fa niente per creare le condizioni perché diventi concreta prospettiva.

Certo non basta valorizzare l’Aeroporto, ma insieme a tanti altri interventi non ultimo la pulizia della città, è necessario che le nostre Istituzioni mettano in campo idee e risorse mirate al rilancio turistico della nostra città che, oltre ai Bronzi, ha tante altri beni di pregio però slegati l’uno dall’altro, privi di una rete che possa in qualche modo assomigliare a percorsi turistici programmati da offrire ai tour operatur nazionali ed internazionali; insomma sarebbe finalmente ora che “Città” e “Città Metropolitana istituiscano l’Assessorato al Turismo.

Se non si fa tutto questo, a nostro parere, non ha senso impegnare risorse per festeggiamenti.
Rilanciare i bronzi deve servire a rilanciare la prospettiva turistica della città, altrimenti si può continuare a far dormire i bronzi che via via, in mancanza di turisti, vivono in letargo sulla via del dimenticatoio”.