Concerto Bocelli per il 50° dei Bronzi, Lamberti boccia Pegna: 'Proposta offensiva'

"Non dobbiamo buttare soldi, ma investirli". L'editore si fa portavoce di nuove proposte per rilanciare il turismo sul territorio metropolitano in vista del 50° dei Bronzi

Quante cose si potrebbero – e si sarebbero già potute – fare per celebrare il 50° anniversario del ritrovamento dei Bronzi di Riace a Reggio Calabria? In molti hanno avanzato delle proposte e, tra le ultime, vi è quella del promoter calabrese che ha suggerito un concerto di Andrea Bocelli.

All’iniziativa ha prontamente ribattuto il dott. Lamberti Castronuovo, da sempre impegnato nel rilancio culturale (e non solo) della città dello Stretto.

Concerto Bocelli per il 50° dei Bronzi: Lamberti “boccia” Pegna

“Il tenore e cantante Andrea Bocelli, ha dato la sua disponibilità per tenere un concerto a Reggio Calabria, in occasione del cinquantenario dal ritrovamento dei Bronzi di Riace”.

Lo aveva annunciato qualche settimana fa il promoter calabrese Ruggero Pegna, ricevendo risposte sia di consenso che di disapprovazione. Dell’ultima categoria fa indiscutibilmente parte il dottor Lamberti Castronuovo, che l’ha definita “una proposta che non sta ne in cielo, né in terra”.

“Il promoter calabrese dovrebbe, appunto, promuovere i calabresi. La sua proposta per il 50° anniversario dei Bronzi è offensiva per ogni reggino di buona volontà”.

Le motivazioni del “no”

Il dott. Lamberti non ha dubbi ed ha illustrato le motivazioni ai microfoni di CityNow:

“Noi non abbiamo la possibilità di spendere, ma di certo abbiamo il dovere di investire”.

Parole chiare che rimarcano la necessità, per istituzioni e associazioni coinvolte nella programmazione degli eventi, di intraprendere la retta via.

“L’occasione del 50° non è un modo per buttare soldi, ma per investire le risorse che abbiamo a disposizione per attirare quanta più gente possibile qui, per conoscere la nostra meravigliosa terra.

I Bronzi di Riace – ha aggiunto – sono una sorta di specchietto per le allodole, per attirare qui turisti da tutto il mondo e mostrare loro le bellezze di cui disponiamo. Sia chiaro – ha detto poi l’imprenditore ed editore reggino – non ho assolutamente nulla contro Bocelli o qualsiasi altro artista, solo non capisco cosa possano portare alla città se non una spesa di 50 o più mila euro. A chi viene da Milano, Roma, Parigi e così via interessa davvero poco vedere cose a cui è già abituato. Dobbiamo mostrarci autentici, per ciò che siamo, mostrare ciò in cui siamo campioni. Sapete cosa penserebbero di noi vedendo che per l’occasione abbiamo messo su un concerto? “Ne hanno soldi da buttare””.

Dalla “settimana bianca” alla “settimana calabrese”

Il fil rouge del discorso di Lamberti è ovviamente la promozione turistica di Reggio Calabria ma, per una volta, messa in atto in modo serio e meticoloso, prendendo spunto da chi, nel corso della storia ha di certo saputo fare meglio.

“Propongo di dar vita alla settimana calabrese. Al posto della settimana bianca diamo vita a questa nuova cultura.

Organizziamo un viaggio itinerante con un biglietto unico che abbia come fulcro la visita ai Bronzi, ma che metta insieme una serie di attività.

Mi spiego, basterebbe creare una convenzione con un’azienda di trasporti, affinché i pullman, gli aerei ed i treni arrivino in città evitando costi gravosi per i turisti, e poi fare lo stesso con ristoranti e alberghi. Una volta qui i turisti potrebbero vedere non solo il Museo Archeologico e le statue dei guerrieri, ma anche la Pinacoteca, la casa della cultura con le opere Ligabue, Fontana, De Chirico e potrebbero fare un giro in tutti i Comuni della Metro City che offrono opere di arte di grande livello”.

E sul lavoro della Regione Calabria

Meno critico, invece, è stato il dott. Lamberti sul lavoro svolto dalla Regione Calabria:

“Mi sembra un progetto intelligente – riferendosi alla promozione dei Bronzi nelle maggiori piazza italiane ed europee – perchè mira a investire e non a spendere. Le cose semplici sono quelle che giovano sempre”.

L’editore è d’accordo anche nell’incentivare le gite scolastiche in Calabria.

“La nostra assoluta necessità è quella di portare qui le persone. Solo vedendo la Calabria, i km di spiaggia che la caratterizzano, il mare pulito e la cultura di cui siamo portatori potranno innamorarsi di noi”.