Ancora Falcomatà a tutto campo sulla Reggina: gli imprenditori, la storia da tutelare, il futuro
"La Reggina un bene comune e i beni comuni sono di tutti e quindi di nessuno. Ci saremo per accompagnare questa delicatissima fase di transizione"
17 Maggio 2024 - 10:44 | redazione

In occasione della presentazione del documentario-intervista “Iacopino Reggina Story“, avvenuta a Palazzo San Giorgio, è intervenuto il sindaco Giuseppe Falcomatà, parlando a lungo delle vicende amaranto tra passato come esempio e futuro da costruire:
“Facciamo un grave errore se consideriamo la Reggina un fenomeno solo sportivo, lo è in minima parte. E’ un patrimonio collettivo e identitario, un bene comune e i beni comuni sono di tutti e quindi di nessuno. Proprio per questo la Reggina, la sua storia, quello che ha rappresentato e dovrà rappresentare, debba continua a essere un patrimonio della città senza che lo stesso possa subire quello che abbiamo visto negli ultimi anni. La storia della Reggina va messa in sicurezza e proprio perché questa storia appartenendo a tutti, non deve appartenere a nessuno”.
Il gruppo dell’86
“Quello che il dottore Franco Iacopino racconta nel suo percorso in questo documentario-intervista, è l’esempio di quanto le cose si possano fare grazie all’amore, la passione, la competenza, l’ingegno, la volontà di superare gli ostacoli cosa che tutti voi avete avuto. La storia della Reggina ci dice che un gruppo di imprenditori reggini, senza avere alcuna certezza su quello che sarebbe stato il futuro, hanno investito nella città. Questo gruppo di persone lavorava per dare una immagine positiva della città, bisognava andare oltre per essere attrattivi e certamente non lo si poteva fare parlandone male, anche oltre la ragionevolezza per consentire ad allenatori, calciatori e soprattutto investitori di venire in maniera convinta a Reggio Calabria“.
Il centro sportivo S. Agata
“L’intuizione del centro sportivo S. Agata ne è stata la naturale conseguenza, si è visto il futuro dove c’era una discarica, si è investito sul territorio e loro sono un esempio. Ci è servito questo per ricordare quello che siamo stati e soprattutto a ricordare quello che possiamo essere, perché se si è fatto una volta, si può certamente ripetere, altrimenti siamo condannati alla mediocrità. La Reggina in quel percorso che ci ha portato in serie A, ha fatto guadagnare tutta la città sotto tutti i punti di vista, forse lo abbiamo dimenticato, ci siamo assuefatti“.
Il patrimonio
“Allora riflettiamo su una Reggina patrimonio collettivo, la città è presente e lo sarà su questo percorso non solo come proprietaria degli impianti Granillo e S. Agata ma anche per accompagnare questa fase delicatissima di transizione che potrà rappresentare il recupero della storia ma allo stesso tempo per gettare basi solide, durature, senza interruzioni utili a costruire il futuro“.
