Ferrante (MIT): ‘Il Ponte sullo Stretto sogno di Berlusconi e progetto strategico per il Sud’

"Non si tratta di una "cattedrale nel deserto". Stiamo investendo 23 miliardi di euro per realizzare opere connesse al ponte"

tullio ferrante mit

«Il Ponte sullo Stretto rappresenta per questo Governo, e in particolare per Forza Italia, non solo un sogno – quello del Presidente Silvio Berlusconi – che si realizza, ma anche un progetto strategico che può finalmente colmare un divario storico e scrivere un nuovo capitolo per il rilancio del Sud e la modernizzazione del Paese. Significa continuità territoriale reale, integrazione nei corridoi TEN-T europei, ma anche lavoro e sviluppo delle economie locali».

Così Tullio Ferrante, Sottosegretario al MIT e deputato di Forza Italia, in una intervista a L’Identità.

Ponte e opere collegate

Ferrante ha sottolineato che non si tratta di una “cattedrale nel deserto”:

«Stiamo infatti investendo 23 miliardi di euro per realizzare in Sicilia opere come la media velocità ferroviaria sulla Palermo-Catania-Messina, la costruzione della Catania-Ragusa, il riammodernamento – per la prima volta dalla sua costruzione – dell’autostrada A19 Palermo-Catania e il completamento della SS 640 Caltanissetta-Agrigento. Tutte infrastrutture connesse al Ponte e fondamentali per garantirne la piena funzionalità e l’integrazione nel sistema dei trasporti regionali e nazionali».

Governance dei porti

Sulle nomine al MIT per i porti, il sottosegretario ha chiarito:

«Il tema della governance dei porti è centrale, poiché da essi passano competitività e crescita del Paese. Le nomine in Sicilia e Campania riguardano valutazioni tecniche, non politiche: l’obiettivo è garantire stabilità del sistema e individuare figure autorevoli, esperte e capaci, in grado di affrontare le sfide globali e attrarre investimenti».

La visione di Forza Italia

Ferrante ha concluso ribadendo la strategia del partito:

«Forza Italia porta avanti la visione di un Mezzogiorno al centro delle rotte mondiali, dove i porti non siano solo luoghi di transito, ma veri e propri motori di crescita».