Atti intimidatori a Reggio, Libera: ‘La solidarietà non basta, serve impegno concreto’

L'appello dell'associazione impegnata nella lotta alle mafie: "Grazie a forse dell'ordine, istituzioni e associazioni, il territorio è meno fertile per la 'ndrangheta"

Foto Tratta Dalla Pagina Facebok Dell Associazione Libera 46486 660x368

Reggio Calabria e provincia ancora sotto attacco con una serie di atti intimidatori che hanno colpito diverse categorie tra cui: giornalisti, imprenditori e amministratori locali. In questa estate “rovente”, ad essere presi di mira sono stati anche i beni confiscati.

Nel mese di luglio sono stati devastati diversi ettari di campi seminati e uliveti confiscati alle cosche della Piana di Gioia Tauro e ora coltivati dalla Cooperativa Valle del Marro. A Melito Porto Salvo, un incendio doloso ha distrutto gli alberi in un terreno confiscato alla ’ndrangheta.

Notizia di ieri è che oggetto di intimidazioni sia stato un bene confiscato nella disponibilità del comune di Reggio Calabria: l’ex cinema Orchidea che, a conclusione dei lavori e grazie al progetto dell’amministrazione comunale, diventerà un importante centro culturale per la comunità.

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La strategia delle cosche

Sono tutti episodi che rendono evidente la presenza asfissiante della ’ndrangheta, che cerca in ogni modo, compresa l’intimidazione, di condizionare la vita delle imprese, delle amministrazioni, della libera informazione e dei singoli cittadini.

La ’ndrangheta ha bisogno di imporre la propria presenza e dimostrare che nei territori detta la sua legge. Quando le cosche non riescono a raggiungere i propri scopi attraverso “aggiustamenti” o pratiche corruttive, alzano il tiro ricorrendo alla violenza degli atti intimidatori.

Oltre la solidarietà: la necessità dell’impegno comune

Di fronte a questo scenario non bastano gli attestati di solidarietà e le condanne, che rischiano di restare solo di circostanza. La sincera vicinanza a chi subisce atti intimidatori deve tradursi in un concreto impegno affinché ciascuno, a partire dal proprio ruolo e dalle proprie responsabilità, operi quotidianamente per liberare il territorio da ogni forma di prevaricazione e violenza.

Segnali di cambiamento

Siamo convinti che il costante impegno delle Forze dell’Ordine, della Magistratura, delle istituzioni democratiche, dell’associazionismo e della rete “ReggioLiberaReggio – La libertà non ha pizzo” stia dando frutti concreti, rendendo il territorio meno fertile per la ’ndrangheta.

È in atto una presa di coscienza, una crescente consapevolezza e responsabilità per impedire alla criminalità organizzata di inquinare ancora la vita libera e democratica dei cittadini, degli imprenditori e dell’intera rete istituzionale.