Regionali, il ritorno di De Gaetano: ‘Sanità? Vergogna nazionale. Noi vicini a chi non arriva a fine mese’ – VIDEO
Dopo anni di silenzi e attese, adesso l'ex consigliere regionale si ricandida: "Sanità da rifondare, concorsi veri, tutele previdenziali per i precari. Il Ponte? Non è la priorità"
Assolto dopo dieci anni nel processo “Rimborsopoli”, l’ex consigliere regionale Nino De Gaetano, candidato a consigliere regionale alle prossime elezioni del 5 e 6 ottobre, è intervenuto, dopo tanti anni di silenzio, ai microfoni di Live Break:
Il ritorno di De Gaetano: “Lo spirito è quello di sempre”
«Lo spirito è sempre quello antico: dare battaglia per cercare di dare diritti ai lavoratori, le lavoratrici, a chi ha meno, chi è disoccupato, chi non arriva alla fine del mese. Quindi cercare di ricostruire una sinistra degna di questo nome che possa rimettere al centro il lavoro, il welfare e l’attenzione agli ultimi; combattere la precarietà e stare a fianco del lavoratore e delle lavoratrici.»
L’assoluzione dopo dieci anni
«Ovviamente è stato un calvario lungo dieci anni, ma da uomo dell’istituzione ho avuto sempre fiducia nella magistratura e nella giustizia, fu troppo troppo lenta ma alla fine siamo arrivati all’epilogo che mi aspettavo, cioè l’assoluzione piena. […] Come ho sempre detto, io mi sono difeso nel processo, non dal processo. Chiusa questa parentesi, ricomincio facendo politica in prima persona.»
«L’ho sempre fatto in questi anni dando una mano ai tanti giovani; abbiamo costruito le liste insieme al Comune, alla Regione. Ora riprendo il percorso interrotto.»
Le battaglie rivendicate
E sulle battaglie passate, De Gaetano intende tornarci per ridare dignità ai calabresi:
«Vorrei riprendere quel percorso che mi ha portato a incrociare la vita di migliaia di persone in questa nostra terra: le grandi battaglie che abbiamo fatto per la stabilizzazione dei socialmente utili e dei lavoratori di pubblica utilità — abbiamo stabilizzato i 5 mila quando io ero assessore regionale —, abbiamo fatto tante altre cose per lo sviluppo della nostra terra, battaglie contro l’inceneritore di Gioia Tauro, battaglie per evitare il dissesto idrogeologico della nostra terra. E quindi vogliamo ripartire da queste grandi battaglie.»
Sanità: “Vergogna nazionale, liste d’attesa infinite”
Sul caldissimo tema della sanità, De Gaetano critica aspramente il governo Occhiuto:
«La sanità è una vergogna nazionale. Le liste d’attesa sono infinite: chiunque va a fare una richiesta per fare una TAC o una risonanza magnetica o un esame degno di questo nome si vede l’appuntamento dopo 8 mesi, 10 mesi, 11 mesi. È una cosa che non va bene.»
«Se uno è un malato oncologico e ha una visita dopo 8 mesi per fare un PET o fare una TAC, capite bene che è un problema enorme. E noi su questo ci batteremo per cambiare queste cose.»
«Al di là di questo però c’è un punto: la sanità in questi anni in Calabria è peggiorata; basta chiedere a qualsiasi cittadino. Per fare un esame — l’ho detto prima — 8-10 mesi; per curarsi molti calabresi purtroppo vanno fuori regione: a Milano, a Roma, a Firenze; i calabresi sono in tutti gli ospedali d’Italia.»
«La cosa dei medici cubani non è servita: servivano i concorsi, non serviva il pannicello caldo per mettere una pezza e andare avanti. Noi avremmo voluto concorsi seri, dove arrivassero primari degni di questo nome e medici importanti per poter costruire, a Reggio e in Calabria, una sanità degna di questo nome.»
Città Metropolitana: “Deleghe ferme da 5 anni”
«Insieme a questo, l’altro grande problema è la delega della Città Metropolitana di Reggio: sono passati 5 anni e ancora chiudono gli addati [sic; passaggio non chiaro].»
Occhiuto e gli ospedali: “Autocritica involontaria”
«Quando Occhiuto dice “in 4 anni ho fatto più che in 40 anni”, si sta facendo un’autocritica. Occhiuto è stato 8 anni consigliere regionale di maggioranza tra il 1995 e il 2004, era presidente di commissione. Forse ce l’aveva con se stesso.»
«Noi, come centrosinistra — il sottoscritto è stato il primo firmatario dell’emendamento che ha consentito di fare la cardiocridologia [sic] a Reggio, una cosa che non c’è mai stata e che oggi dà grandi frutti — questa l’ha fatta il centrosinistra quando eravamo noi al governo della Regione.»
«Anche sugli ospedali, c’è da dire che l’iter è partito sotto il governo del centrosinistra. Io ho firmato, nei pochi mesi da assessore regionale — sono stato 4 mesi —, l’inizio dell’iter dell’ospedale di Palmi.»
«Purtroppo la burocrazia blocca molte volte i governi; in questi anni c’è stato anche il governo Scopelliti che non ha mandato avanti questo. Ci auguriamo che non sia solo uno slogan elettorale, ma che effettivamente l’ospedale di Palmi possa iniziare a prendere forma.»
«Ringrazio per le belle parole [di Neri]; le confermo anche verso lui perché è una persona seria e competente.»
Falcomatà e il voto locale
Sulla candidatura di Falcomatà invece De Gaetano non intende esaminare il caso del primo cittadino, candidato a consigliere alle prossime elezioni regionali.
«La ringrazio per la domanda, ma non sono qui in versione di opinionista. Sicuramente il sindaco Falcomatà per me ha lavorato bene; se ha lavorato bene, sicuramente i cittadini daranno il consenso che merita in queste elezioni.»
Precariato, TIS e bando da riaprire
«C’è un altro grande problema, insieme alla sanità: il precariato e il problema dei TIS. Sono centinaia di lavoratori rimasti fuori perché la Regione Calabria ha fatto un bando che non è riuscito a coprire tutte le postazioni nei Comuni calabresi: sono circa 700.»
«Lanciamo un appello: 700 padri e madri di famiglia non possono andare a casa dopo 5-6 anni, a 50-55 anni, e non avere la possibilità di lavorare.»
«Noi faremo una battaglia in Regione: riapriremo quel bando che si è chiuso il 31 luglio, che non ha consentito a 700 persone di poter entrare e lavorare. Questo sarà il primo impegno che prenderemo in Consiglio regionale.»
Reddito di dignità e sviluppo
«Un aspetto soltanto, chiudo: un reddito di dignità.»
«Io credo che sia un’idea importantissima. Anche io sono per lo sviluppo e l’occupazione, ma noi dobbiamo pensare a tutti, anche a chi sta indietro, a chi non ha la possibilità di avere un lavoro.»
«Non possiamo abbandonare le famiglie. La Calabria oggi è una regione povera: 50-60 mila calabresi ogni anno lasciano la nostra terra per lavorare fuori. È come se la città di Lamezia ogni anno scomparisse in una sorta di buco nero. Questa cosa non la possiamo consentire.»
«Ci vuole la battaglia per occupazione, sviluppo, lavoro, nuove opportunità, ma anche la battaglia per dare a chi è in difficoltà — a chi non arriva a fine mese, a chi non ha una prospettiva — la possibilità di avere un reddito per vivere con dignità.»
«Queste due cose devono stare insieme: questa è la battaglia della sinistra. [passaggio non chiaro] È Tridico che l’ha fatta a livello nazionale; ha i mezzi, le capacità, le intelligenze per trovare le soluzioni.»
Ponte sullo Stretto: “Non è la priorità”
Infine il Ponte sullo Stretto. Altro tema scottante di questa campagna elettorale. De Gaetano ha le idee chiare:
«Non sono per il no a prescindere, ma secondo me è un’opera che in questo momento non serve alla Calabria e alla Sicilia. Con quei soldi si possono fare strade, infrastrutture, porti, migliorare gli aeroporti, costruire nuove opportunità che col Ponte non avremo. Prima vanno fatte altre cose, poi si può arrivare al Ponte.»
«Il Ponte è uno specchietto per le allodole e, come al solito, alla fine non si farà: si faranno centinaia di consulenze e sprechi. La società è stata una mangiatoia [sic] per 40 anni e non ha portato niente.»
«Ritengo che comunque è un’opera inutile per Calabria e Sicilia e quei soldi andrebbero investiti qui per fare occupazione vera e duratura.»