Gratteri in tv con ‘Lezioni di mafie’: si parte con il “Potere della ‘Ndrangheta”

La prima puntata del programma La7 andrà in onda questa sera, mercoledì 17 settembre

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La prima puntata di Lezioni di Mafie, il ciclo di quattro serate con Nicola Gratteri, Antonio Nicaso e Paolo Di Giannantonio che La7 dedica all’approfondimento delle moderne modalità di sviluppo della criminalità organizzata, andrà in onda mercoledì 17 settembre alle 21.15 e sarà dedicata al Potere della ’Ndrangheta.

Il viaggio nella storia della ’Ndrangheta

Un percorso nei luoghi e nella storia di una delle mafie più ricche al mondo, per capire come funziona e perché un’organizzazione nata sulle montagne della Calabria sia oggi presente in tutti e cinque i continenti, capace di infiltrarsi nella finanza, nell’economia e nella politica.

La puntata racconterà anche le storie di chi resiste e sceglie di dire no alla criminalità.

Una trasmissione di impegno civile

Lezioni di Mafie è uno dei grandi appuntamenti della nuova programmazione di La7 e raccoglie il testimone della storica trasmissione Lezioni di Mafia, ideata nel 1991 da Alberto La Volpe e Giovanni Falcone, con l’obiettivo di trasformare la divulgazione in strumento di consapevolezza civica: un terreno di conoscenza condivisa per contrastare silenzio e indifferenza.

Le prossime puntate

Il ciclo affronterà altri tre temi cruciali:

  1. Cocaina, l’oro bianco – Il principale business di tutte le mafie, dall’origine nelle foreste colombiane fino alle nostre città.
  2. Camorra Social Club – La camorra e l’uso dei social per promuoversi e cercare consenso, con uno sguardo anche al carcere minorile di Nisida.
  3. Il cyber padrino – Le mafie e la nuova frontiera della rete: dark web, criptovalute ed economie criminali digitali.

La missione di La7

Con Lezioni di Mafie, La7 conferma e rilancia la sua missione di televisione di qualità: analizzare i fenomeni più profondi della società italiana, offrire un’informazione che diventa formazione collettiva ed esercitare fino in fondo quel ruolo che la rende punto di riferimento nel dibattito culturale e civile del Paese.

Fonte: Ansa