Gratteri in tv con ‘Lezioni di mafie’: si parte con il “Potere della ‘Ndrangheta”
La prima puntata del programma La7 andrà in onda questa sera, mercoledì 17 settembre
17 Settembre 2025 - 09:48 | Comunicato Stampa

La prima puntata di Lezioni di Mafie, il ciclo di quattro serate con Nicola Gratteri, Antonio Nicaso e Paolo Di Giannantonio che La7 dedica all’approfondimento delle moderne modalità di sviluppo della criminalità organizzata, andrà in onda mercoledì 17 settembre alle 21.15 e sarà dedicata al Potere della ’Ndrangheta.
Il viaggio nella storia della ’Ndrangheta
Un percorso nei luoghi e nella storia di una delle mafie più ricche al mondo, per capire come funziona e perché un’organizzazione nata sulle montagne della Calabria sia oggi presente in tutti e cinque i continenti, capace di infiltrarsi nella finanza, nell’economia e nella politica.
La puntata racconterà anche le storie di chi resiste e sceglie di dire no alla criminalità.
Una trasmissione di impegno civile
Lezioni di Mafie è uno dei grandi appuntamenti della nuova programmazione di La7 e raccoglie il testimone della storica trasmissione Lezioni di Mafia, ideata nel 1991 da Alberto La Volpe e Giovanni Falcone, con l’obiettivo di trasformare la divulgazione in strumento di consapevolezza civica: un terreno di conoscenza condivisa per contrastare silenzio e indifferenza.
Le prossime puntate
Il ciclo affronterà altri tre temi cruciali:
- Cocaina, l’oro bianco – Il principale business di tutte le mafie, dall’origine nelle foreste colombiane fino alle nostre città.
- Camorra Social Club – La camorra e l’uso dei social per promuoversi e cercare consenso, con uno sguardo anche al carcere minorile di Nisida.
- Il cyber padrino – Le mafie e la nuova frontiera della rete: dark web, criptovalute ed economie criminali digitali.
La missione di La7
Con Lezioni di Mafie, La7 conferma e rilancia la sua missione di televisione di qualità: analizzare i fenomeni più profondi della società italiana, offrire un’informazione che diventa formazione collettiva ed esercitare fino in fondo quel ruolo che la rende punto di riferimento nel dibattito culturale e civile del Paese.
Fonte: Ansa