Obiettivo 1 milione di passeggeri, lavori al via a dicembre. 'Buona la seconda' per l'aeroporto di Reggio ?

Aeroporto di Reggio, adesso o mai più. Basta con le polemiche, stop a nuove promesse che non si avverano

Adesso o mai più. Dopo anni difficili, e un calo di passeggeri diventato voragine complice (non soltanto) la pandemia, l’aeroporto Tito Minniti di Reggio Calabria si trova davanti ad un bivio, vivendo una situazione simile alla città che lo ospita.

Non si può certo affermare che la gestione da parte di Sacal in questi primi due anni abbia portato risultati concreti, così come la costante polemica fatta di infiniti botta e risposta con la Città Metropolitana è poco utile e per niente divertente.

Il presidente di Sacal Giulio De Metrio però, nel corso della conferenza stampa odierna, è stato chiaro e perentorio. “Di chiusura dello scalo reggino non se ne parla, anzi sarà riqualificato e rilanciato. Ma un passo alla volta, bisogna pur iniziare”.

Ad onor del vero, i temi sviscerati e gli obiettivi indicati durante la conferenza non sono parsi molto lontani da quelli dell’8 agosto 2019. Al tavolo è rimasto l’On. Cannizzaro (il cui emendamento ha favorito l’approdo di risorse per 25 milioni di euro destinati alla riqualificazione dello scalo), De Metrio ha preso il posto del suo precedessore, De Felice, mentre è sparita l’allora vice ministro dell’Economia Laura Castelli.

Ancora assente il sindaco Falcomatà (‘è una conferenza stampa’, ha tagliato corto De Metrio provando a spegnere le polemiche), al tavolo si è aggiunto il mostro invisibile del Covid, due anni fa materia nemmeno sfiorata da scrittori dotati di particolare fantasia.

“Il ‘Tito Minniti’ può puntare a raggiungere il milione di spettatori, quanto tempo ci vorrà non è facile saperlo, anche a causa della pandemia, 7-8 anni possono essere sufficienti. Dobbiamo vincere però il tema del passaggio di categoria (da C a B, ndr) e avviare i lavori infrastrutturali.

Lo scalo reggino è pieno di ruderi, con una serie di ostacoli importanti. ‘Meglio tardi che mai’ deve essere il motto che guiderà il percorso di riqualificazione e rilancio. Riguardo il piano industriale, il 21 settembre può essere una data utile per la presentazione ufficiale”, le parole di De Metrio.

Il presidente Sacal non ha perso l’occasione per stuzzicare la task force comunale dedicata allo scalo reggino (“Li ho incontrati una sola volta ed è parso più un interrogatorio nei miei confronti”) e ha indicato le linee temporali che guideranno i lavori di riqualificazione.

Dal 31 dicembre 2021 al 31 dicembre 2025, questo l’intervallo temporale previsto tra l’inizio e la conclusione dei lavori, anche se De Metrio non ha escluso un possibile slittamento delle tempistiche. Entro settembre dovrebbe essere avviato il primo cantiere, per quanto riguarda l’operatività, ‘l’obiettivo è non chiudere lo scalo nemmeno per un giorno’ ha assicurato De Metrio.

‘Scurdammoce ‘o passato‘ cantano i napoletani, frase che oggi è un abito da far indossare all’aeroporto di Reggio Calabria. Basta con le polemiche, stop a nuove promesse che rimangono su carta senza tramutarsi in realtà. E’ tempo di costruire il futuro.