Aeroporto di Reggio, proclamato sciopero di 24 ore

Continueremo a scioperare sino a quando non riceveremo le dovute attenzioni

A seguito della prima azione di sciopero del 13.12.2019, che metteva in evidenza lo stato di abbandono dell’aeroporto di Reggio Calabria, a causa dell’opinabile gestione dello stesso, condotta dalla S.A.CAL. S.p.A., non avendo ricevuto i riscontri attesi, la UILT Calabria dichiara la seconda azione di sciopero di 24 h. prevista per la data del 14.01.2020

Lo stato dell’arte, si è palesato con la desertificazione dell’infrastruttura reggina, che oggi stenta a decollare. 

Basti pensare alla riduzione del traffico aereo alla quale si è assistito negli ultimi mesi, comportando una conseguente riduzione dei posti offerti all’utenza e l’innalzamento spropositato del prezzo, per l’acquisto del titolo di viaggio.

Oltre a ledere il diritto alla mobilità, ed a mortificare ulteriormente l’utenza costretta a dirigersi verso altri vettori e/o aeroporti limitrofi, con notevoli difficoltà legate all’assenza di adeguate infrastrutture viarie e di collegamenti utili che avrebbero dovuto consentirne il raggiungimento secondo le tempistiche stabilite dalla politica europea, si è venuta a creare una gravissima crisi occupazionale che si aggiunge alle altre che hanno coinvolto il territorio calabrese e, nella circostanza, quello dell’area metropolitana.

La UILT Calabria, spinta dalla grande forza rappresentata dai numerosi lavoratori che hanno manifestato anche nell’ultima circostanza il loro malessere, dovuto alle politiche del lavoro che hanno seminato precarietà, accompagnate da una gestione disattenta nei confronti dello scalo reggino; 

visti i notevoli disservizi creati all’utenza, come mostrato anche dagli ultimi episodi vergognosi (gli ultimi del 17.12.2019) secondo i quali, non sarebbe stato garantito il servizio ai passeggeri a ridotta mobilità, costretti a sbarcare/imbarcare con mezzi di fortuna; 

esprime ancora una volta il proprio dissenso.

“Necessita una politica seria di reperimento di nuove compagnie aeree, rendendo appetibile l’aeroporto di Reggio Calabria mediante l’abbattimento delle limitazioni con un piano degli interventi infrastrutturali non più derogabile, ed il rafforzamento dei collegamenti operati da Alitalia anch’essa sempre più disinteressata alla realtà metropolitana, come mostrato dal graduale disimpegno” – lo afferma il segretario regionale del T.A. Luciano Amodeo.

Continueremo a scioperare sino a quando non riceveremo le dovute attenzioni, oltre che da parte della S.A.CAL., anche dalle istituzioni interessate, alle quali è stato più volte sollecitato un piano degli interventi concreti, che non potranno più tardare ad arrivare pena la possibile chiusura dello scalo reggino.

Occorrono politiche manageriali credibili, a partire dall’esposizione del piano industriale. 

La UILT Calabria continuerà a contrastare le politiche di esternalizzazione delle attività, chiedendo altresì un incremento delle unità lavorative e l’estensione dei contratti, da part time a full time, per fronteggiare alle inefficienze operative dovute alla mancanza di personale, al quale non è stato garantita sino ad oggi (solo per fare un esempio) neanche la programmazione delle ferie collettive.

Tuttavia la segreteria regionale auspica un possibile confronto con le istituzioni e con la società, che dovrà necessariamente essere utile alla costruzione di un piano d’azione per determinare definitivamente le soluzioni possibili e necessarie a porre fine al costante stato di crisi che travolge l’aeroporto di Reggio Calabria.

La UILT Calabria, si rivolge in tal modo, ancora una volta, a tutti gli attori sinora interpellati, che, ancora ad oggi, non hanno messo in campo le azioni sperate, limitandosi spesso alla polemica spicciola e propagandistica alla quale si è assistito nelle ultime settimane.