Caso Giordano, Stanganelli: ‘Chiederemo all’Asp un controllo preventivo dell’alloggio’

"Chiederò all'Aterp e al Comune di Reggio che si attivino per fare in modo che Alessandro non perda il diritto alla casa" le parole della Garante regionale della Salute

stanganelli

La storia di Alessandro Giordano, il giovane reggino malato e in attesa di una casa da Comune e Aterp, è tornata in questi giorni agli onori della cronaca a causa del recente sgombero nell’alloggio a lui assegnato diversi anni fa ad Arghillà.

Giordano adesso si trova a dover decidere se accettare o meno la soluzione dell’Aterp: qualora rifiutasse, il suo diritto alla casa decadrebbe. Tuttavia, le condizioni igienico sanitarie in cui versa il quartiere nord di Reggio hanno allarmato il giovane e il suo legale, poiché le condizioni di salute di Alessandro, esposto maggiormante a infiltrazioni, esalazioni dell’impianto fognario, immondizia e roghi, sarebbero ulteriormente e pericolosamente messe a repentaglio.

L’intervento della Garante della Salute, Anna Maria Stanganelli

In merito alla vicenda di Alessandro si è espressa ai nostri microfoni anche Anna Maria Stanganelli, Garante della Salute della Regione Calabria.

“Una situazione che ho subito preso in carico attivandomi attraverso un sopralluogo che ho effettuato nell’abitazione che attualmente è abitata da Alessandro e dalla sua famiglia e subito dopo ho avviato le interlocuzioni con tutte le autorità competenti perché si attivassero come di competenza per fare in modo che questo ragazzo potesse ottenere quanto di suo diritto ovvero un’abitazione idonea quelle che sono le sue condizioni di salute. Nelle ultime ore abbiamo un aggiornamento: è stato comunicato che la casa che prima il ragazzo abitava ad Argillà con la sua famiglia, è nuovamente disponibile. Ma si chiede ad Alessandro di trasferirsi e accettare il diritto all’abitazione senza previamente una verifica da parte dell’Asp di quelli che sono i requisiti di caratteri igienico-sanitari della struttura. Proprio ieri ho sentito Alessandro e gli ho chiesto di segnalarmi nuovamente, attraverso un aggiornamento della prima segnalazione che ha fatto, quelle che sono le sue istanze, affinché possa attivarmi e chiedere all’Asp di avviare preliminarmente un controllo attraverso un sopralluogo del Dipartimento di Prevenzione. Laddove l’Asp (ma spero che dia parere positivo a questa mia richiesta) non dovesse addivenire a questa richiesta, chiederò all’Aterp e contestualmente al Comune di Reggio che si attivino per fare in modo comunque che Alessandro non perda il diritto ad abitare in una delle case che verranno concesse, che comunque possa permanere questo diritto. Ma soprattutto l’impellenza che al più presto Alessandro possa cambiare abitazione. C’è una rete che lo supporta – prosegue la garante – perché ritengo che questo ragazzo non soltanto debba essere supportato dal punto di vista delle condizioni abitative, ma anche dal punto di vista dell’inclusione. Quando l’ho incontrato era da solo e mi raccontava come trascorre le sue giornate, e un giovane della sua età dovrebbe poter confrontarsi con i compagni, sorridere, uscire. Ecco, anche in questo senso ci auguriamo che i servizi sociali del Comune possano attivarsi per creare queste condizioni di inclusione, e che possa anche fare delle attività che possano in qualche modo restituirgli quel sorriso che in questo momento manca”.

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“L’Ufficio del Garante della Salute sin dal suo insediamento ha fatto proprie le istanze dei Comitati dei Quartieri non soltanto di Arghillà, di Mosorrofa, Sala di Mosorrofa, Mortara, proprio a seguito di una presenza massiccia di rifiuti e conseguenti roghi tossici. In questo senso come Ufficio del Garante abbiamo avviato anche uno studio sulla richiesta dei cittadini per valutare se ci fosse una correlazione tra la presenza di questi rifiuti, di questi roghi, e l’incidenza di particolari patologie. E certo è che ad Arghillà, rispetto alle segnalazioni che abbiamo fatto, chiedendo anche dei tavoli dedicati in Prefettura, qualcosa di positivo è stato fatto”.

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“Ricordo la rimozione delle carcasse di automobili abbandonate e anche di amianto da alcune palazzine. Certo la strada è ancora lunga, i cittadini continuano a lamentare legittimamente condizioni di vita dignitose che purtroppo mancano. Continueremo come Ufficio a monitorare la situazione anche in occasione della visita, perché vogliamo anche che questa visita con l’ASP possa essere congiunta con l’Ufficio del Garante nella residenza di Alessandro. E in occasione di quella visita ripercorreremo le strade di Arghillà per capire quali sono effettivamente le criticità e sottoporle nuovamente alla Prefettura. Perché poi ci si attivi tutti, per le proprie competenze, per questa problematica che purtroppo non accenna a diminuire”.