La marcia della Lega su Reggio: Andrea Crippa sarà il benvenuto?

Fino a qualche tempo fa il giovane leghista aizzava i padani contro i meridionali

Strano, ma vero. Andrea Crippa da ciò che è possibile notare sui social ed anche nei commenti ad alcuni nostri articoli, non sembra il benvenuto a Reggio Calabria.

Perché strano? Perché la Lega in città è il partito designato per la scelta del candidato sindaco del centrodestra alle prossime elezioni ed anche perché il leader del Carroccio, pochi giorni fa, è stato accolto calorosamente dai reggini, tra strette di mano e selfie, alla faccia delle misure anti-Covid.

Se i reggini hanno dimenticato i discorsi di Matteo Salvini su “Prima il nord”, motto trasformato successivamente in “Prima gli italiani”, non hanno fatto lo stesso per il luogotenente del suo partito. Il giovano politico sta per sbarcare in riva allo Stretto, ma cosa ne pensa dei meridionali? Quali sono le sue proposte per rendere la nostra una terra migliore? Un suo intervento pubblico cosa ha da offrire ai cittadini?

Tutto questo è ancora da capire visto che dagli ultimi comizi in piazza, ciò che emerge di Andrea Crippa è uno sconfinato amore per la Padania a discapito degli “invasori meridionali”. Le sorprese, però, non finisco qui. Si, perchè, Crippa che di ‘mestiere’ fa il politico (dal 2014 assistente di Salvini, dal 2018 deputato e vice segretario della Lega), in un comizio di qualche anno fa ribadiva:

“Per noi giovani padani lo Stato è il primo nemico. Noi lottiamo e lotteremo sempre per l’indipendenza della nostra terra, quell’obiettivo prefissato ormai da 20 anni: l’indipendenza della Padania”.

Un’interessante riflessione se si pensa che quest’ultimo soggetto sarebbe quello per cui dovrebbe ‘combattere’ e lavorare. La stoccata al meridione, però, arriva in un altro comizio che sta spopolando sul web dopo la condivisione di Andrea Scanzi.

“Quali sono gli obiettivi dei giovani padani? – chiede Crippa al suo pubblico. Autonomia e indipendenza. Lotteremo sempre per l’autonomia e l’indipendenza. Il nostro primo nemico si chiama Stato Italiano – afferma come un disco incantato che riproduce sempre lo stesso brano. Uno Stato che mantiene, ancora oggi, a spese nostre (nostre, di chi? Le sue non di certo ndr.), 28 mila operatori forestali in Sicilia e 3 mila falsi invalidi in Campania. Che se li paghino i siciliani e i campani perchè noi al nord non abbiamo più soldi da dare a nessuno”.

Andrea Crippa, che solamente qualche giorno fa è stato in Puglia a sostegno dei candidati della Lega, farà tappa anche a Reggio Calabria per la marcia della Lega contro la disoccupazione ed il malaffare, ma nelle orecchie dei reggini, e di tutti i meridionali che hanno perso del tempo per guardare i suoi comizi, risuonano ancora le parole:

“I nostri sindaci sono costretti dallo Stato a non poter spendere i soldi che hanno in cassa perché vincolati dal Patto di stabilità. Quei soldi dovrebbero servire come fondo di garanzia per quei Comuni che i soldi li sperperano. Ricordo che abbiamo già dato svariate centinaia di migliaia di euro per il Ponte di Messina o per la Salerno – Reggio Calabria che non sono mai stati costruiti. Non siamo più disposti a darvi un euro. I soldi dei cittadini del nord devono rimanere al nord. I militanti della Lega Nord possono distruggere questo Stato e ripartire da zero”.

E a chi dice che nella vita si cambia idea, vogliamo ricordare anche che chi nasce tondo, non muore quadrato.