Gambarie, ripartono gli impianti sciistici. Malara: 'Traguardo frutto di caparbietà e amore'

Il sindaco del Comune di Santo Stefano è consapevole del fatto che questa sarà una "stagione di transizione" in attesa di ricostruire. Ma la voglia di fare tanto e bene non manca di certo

“Si apre il cuore e ci si sente pienamente soddisfatti oggi che si passa dai due anni di forzata chiusura alla riapertura degli impianti sciistici”.

Sono le parole del sindaco Francesco Malara. Nel Comune di Santo Stefano in Aspromonte, infatti, la neve tanto attesa è, finalmente, arrivata ed un intero comparto è pronto a ripartire dopo anni di sacrifici.

“Siamo felici di dare l’opportunità a tanti turisti di venire a Gambarie a divertirsi: sport, natura, salute, gastronomia, cos’altro chiedere? Fino a qualche mese fa queste seggiovie sembravano un insieme di pezzi di ferro e di fili elettrici oggi sono un armonico impianto funzionante; la dinamicità dei loro movimenti ci dona vita ed allegria”.

Riaprono gli impianti sciistici a Gambarie d’Aspromonte

“Era importante – ha aggiunto il primo cittadino – riaprire per mantenere la voglia di sciare e per creare l’occasione di frequentare la montagna.

Dopo due anni in cui siamo stati costretti al fermo, dalle norme assunte nel periodo di pandemia, non era scontato decidere di impegnarsi, di investire risorse umane e finanziarie nella incertezza della possibilità di sciare.
Ma noi come Comune di Santo Stefano in Aspromonte insieme alla società di gestione degli impianti, ci abbiamo creduto, ci siamo dedicati a tutto quello che era necessario: smontare, rimontare, sostituire, lubrificare, provare e riprovare pezzo per pezzo, fare la manutenzione ordinaria e straordinaria, fare venire da oltre 1500 km le ditte specializzate con attrezzatura e materiale adeguato, fare le prove di sicurezza, ottenere i nulla osta;
noi abbiamo la caparbietà della gente di montagna e la voglia di riscatto di una terra che non deve aspettare nessuno e contemporaneamente deve dimostrare ad altri ogni giorno di essere diversa da quello che viene più comodo immaginare ai molti.

Infatti non si tratta, come qualcuno erroneamente potrebbe pensare, di vantaggio economico, certamente non lo è in modo diretto, perché è impossibile ottenere dei guadagni rispetto ai costi fissi da sostenere per far funzionare una seggiovia, ma si tratta di un qualcosa che va oltre il fatto economico, si tratta della stessa vita, la vita di una montagna che la natura ha collocato in un area in apparente contraddizione con l’ambiente circostante, in un contesto di sole e mare, lontana dalle aree montane affine, distante dai distretti montani. Ma questo stesso paradosso ne è la caratteristica peculiare. Ed è per questo che chi ha un ruolo, chi ci abita, chi la frequenta, ne deve diventare il custode ed il miglioratore di essa. È per tutto ciò che la seggiovia di Gambarie è un simbolo di vita e di riscatto di un intero mezzogiorno.

Certo questa sarà una stagione invernale di transizione, in attesa di ricostruire, insieme alla Ragione Calabria, la storica seggiovia Piazza Mangeruca-Monte Scirocco, porta d accesso principale del Comprensorio di Gambarie, ci siamo inventati l’accesso secondario dal lato Rumia e quindi un servizio navetta su una strada che non è grande abbastanza da far salire autonomamente i turisti, ma ciò nonostante oggi siamo qui a sciare, le seggiovie sono aperte, ci si può divertire, è una giornata di allegria è un motivo in più per uscire di casa, per stare insieme, per stare all’aperto per venire a Gambarie, perché qui ci sono i servizi, le attrezzature, i posti, il cibo, c è tutto per stare bene a Gambarie e noi cercheremo di fare stare tutti sempre meglio”.