Reggio - Assalto a un portavalori nel 2019, arrestate 7 persone: i NOMI

"Una modalità non usuale nel nostro territorio", commenta il procuratore di Palmi Emanuele Crescenti

E’ stato un vero e proprio assalto con tecniche e modalità paramilitari.

Il 2 maggio 2019 è avvenuta una rapina con tanto di colpi di kalashnikov ad  un furgone portavalori sulla Strada provinciale 27 che dal Comune di Melicuccà porta a San Procopio.

Dopo aver tranciato due alberi la banda di rapinatori ha bloccato il blindato, sbarrando la strada con i tronchi tagliati e riversi sull’asfalto, e averlo tamponato con una Fiat Uno rubata, e dopo qualche colpo d’arma da fuoco al blindato, si sono fatti consegnare 627.500 euro e la pistola di una delle due guardie giurate.

Per poi dileguarsi per le campagne circostanti.Adesso, con l’operazione “Terramala”, i carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria, con il coordinamento del procuratore di Palmi Emanuele Crescenti, hanno arrestato 7 persone, in esecuzione di un’ordinanza del gip Barbara Borelli, accusate di diversi reati in materia di armi e ordigni esplosivi, lesioni personali aggravate, danneggiamento, furto, ricettazione e rapina.

Di seguito i nomi degli arrestati: Francesco Trefiletti di 31 anni di San Procopio, Giuseppe Oliveri (32), di Seminara, Carmine Alvaro (37) di San Procopio, Domenico Alvaro (34), Giuseppe El Gharaff (27) di Seminara, Domenico Laurito (50), di Sinopoli e Benito Tavella (35), di San Giovanni di Mileto.

Dopo un’indagine fatta di intercettazioni, studio delle celle telefoniche e accertamenti patrimoniali, per la Procura di Palmi non ci sono dubbi che gli arrestati siano i componenti della banda.

Nei giorni successivi alla rapina, alcuni indagati hanno acquistato auto sproporzionate al loro reddito. Gli arrestati sono accusati anche di altri reati funzionali e connessi alla realizzazione di rapine. Per i carabinieri, infatti, si tratta di soggetti dotati di particolare abilità criminale, capaci di condotte violente e spregiudicati nel conseguire i loro intenti.

Alcuni erano già stati arrestati tra dicembre 2019 e febbraio 2021 per una tentata rapina all’ufficio postale di Rosalì, nella periferia di Reggio, per la quale il principale indagato Francesco Trefiletti era riuscito a rendersi irreperibile fino al dicembre 2019.