Regione Calabria, Mangialavori a tutto campo: "Presto la Giunta. Comito e Fedele attenti alle regole"

Il futuro della nostra regione, l'asse con Occhiuto e Cannizzaro, il caso Comito\Fedele, il Ddl Zan e tanto altro. L'intervista al coordinatore regionale di Forza Italia

Giuseppe Mangialavori a tutto campo. Il coordinatore regionale di Forza Italia, ai microfoni di CityNow, a 360 sui temi più caldi e attuali che interessano la Calabria.  Il futuro della nostra regione, l’asse con Occhiuto e Cannizzaro, il caso Comito\Fedele, il Ddl Zan e tanto altro.

Senatore, a quasi un mese dalle elezioni in Calabria, come giudica il risultato di Forza Italia? Un dato importante e in controtendenza invece con i numeri nazionali del partito di Berlusconi, negli ultimi anni in calo. Grazie a quali fattori è stato possibile trascinare la coalizione di cdx al netto successo delle regionali?

“Il giudizio non può che essere positivo: abbiamo raggiunto un risultato straordinario, che non ha paragoni in Italia e nella storia recente della Calabria. Forza Italia, con il 17,3%, è il primo partito della regione e ha migliorato di ben cinque punti la già eccezionale performance ottenuta solo un anno e mezzo fa, in occasione delle elezioni 2020. Ho già avuto modo di commentare a lungo i risultati raggiunti con il presidente Berlusconi, che mi ha manifestato tutta la sua soddisfazione per quanto siamo riusciti a fare in occasione di questa tornata elettorale.

Con un pizzico di presunzione, dico che Fi Calabria può essere un modello da seguire anche a livello nazionale. Il nostro partito e il centrodestra ne trarrebbero vantaggi immediati. Qui siamo riusciti a trainare l’intera coalizione perché abbiamo raccolto i frutti di un lavoro iniziato dalla nostra amata Jole Santelli e continuato, negli ultimi mesi, attraverso un dialogo costante con i territori, con i cittadini e con i sindaci. Il nostro impegno è stato premiato”.

Il buon dato ottenuto dalla lista di Forza Azzurri, a forte trazione berlusconiana, secondo lei va aggiunto ai numeri di Forza Italia? Se si, questo potrebbe permettere al vostro partito di ‘alzare la posta’ nelle richieste relative alla formazione della Giunta?

“Forza azzurri non è altro che una costola di Forza Italia. Avevamo così tante richieste di candidature che siamo stati ben felici di creare una lista gemella che potesse dare spazio alle migliori energie della nostra società. Non credo che, in Calabria come altrove, ci sia attualmente un partito in grado di allestire due liste così competitive.

Quindi, sì, i dati vanno necessariamente sommati. E questa addizione ci porta a un incredibile 25% di preferenze, cioè circa la metà dei consensi ottenuti da tutto il centrodestra. Quanto alla Giunta, non è nostra abitudine alzare la posta. Roberto Occhiuto ha già detto di voler formare un esecutivo di alto profilo e noi abbiamo grande fiducia nel nostro presidente”.

Secondo lei Forza Italia riuscirà a ‘strappare’ la presidenza del Consiglio o andrà a Fratelli d’Italia? E’ possibile ipotizzare, a prescindere dal partito, che il prossimo Presidente del Consiglio regionale sarà espressione del territorio reggino?

È ancora presto per avanzare ipotesi. La proclamazione degli eletti e l’insediamento del presidente della Regione si sono conclusi solo ieri. Nei prossimi giorni le trattative entreranno nel vivo e sono certo che il governatore saprà dare seguito a tutte le istanze, sempre nel segno del merito e della competenza politica e amministrativa.

La prima pagina de Il Fatto Quotidiano di venerdi 29 ottobre ha parlato di guai per Occhiuto, a causa della presunta ineleggibilità dei due consiglieri Comito e Fedele, della circoscrizione centro, la più vicina ai suoi interessi politici. Come commenta la vicenda? Secondo lei esiste un rischio concreto?

“Ho letto titoli sensazionalistici, ma la realtà è del tutto diversa. Non sono certo i giornali a stabilire se questo o quel consigliere sono ineleggibili. Io mi limito a sottolineare che sia Comito, sia Fedele, sono eccellenti e scrupolosi professionisti, più che attenti al rispetto delle regole”.

Il nuovo Governo Occhiuto è pronto a insediarsi. Forza Italia, partito del presidente della Regione, in Calabria sembra avesse un asse ben definito e ben distribuito geograficamente su tutta la Calabria con Roberto Occhiuto, lei, e il responsabile per il Sud di Forza Italia, l’On. Cannizzaro. Quali sono i rapporti tra di voi? Siete in sintonia riguardo le idee e le proposte da mettere in campo per rilanciare la Calabria?

“La nostra sintonia è sotto gli occhi di tutti. L’abbiamo dimostrata in Parlamento, quando c’era da battagliare per risolvere i problemi della Calabria, ma anche nel corso della campagna elettorale. Siamo una squadra unita e abbiamo un programma comune per il riscatto di questa regione. Con il presidente Occhiuto a fare da apripista, dimostreremo all’Italia che esiste una Calabria in grado di stupire”.  

La Calabria appare come non mai davanti a un bivio. Il presente è ricco di difficoltà che si trascinano da anni, il futuro incerto ma ricco di possibilità offerte (anche) dalle risorse del Pnrr. Avete piena la consapevolezza, come Forza Italia e come governo regionale, che si tratta di un momento storico decisivo e fondamentale per la nostra terra e che di conseguenza non si potranno più rinviare le promesse fatte e non risolvere le numerose problematiche che la Calabria soffre?

“Abbiamo questa consapevolezza, non potrebbe essere altrimenti. I prossimi mesi saranno decisivi per costruire la Calabria dei prossimi trent’anni. Il Pnrr è l’ultimo treno in grado di riportarci, finalmente, nella modernità e, non solo formalmente, nella Ue. Oggi, siamo una delle regioni più povere d’Europa, assieme a enclave spagnole in Africa come Ceuta ed Extremadura.

Non serve aggiungere altro. Serve, invece, avere fiducia nell’amministrazione Occhiuto che ha già detto di volersi circondare dei migliori esperti per la spesa delle risorse europee e che lavorerà per scrivere una bella e indimenticabile pagina della storia del nostro regionalismo”.

Da Senatore, ha un osservatorio privilegiato rispetto a quanto accade all’interno del Governo. Negli ultimi giorni è infuocato il dibattito a livello nazionale sullo stop al Ddl Zan, avvenuto con il sostengo anche del csx. Lei cosa ne pensa? E’ stato giusto bloccare questa legge e perché?

L’affossamento della legge è responsabilità esclusiva del Pd che, in nome di una intransigenza utile solo a una stinta propaganda di partito, ha impedito di arrivare a un testo di compromesso, come chiesto dal centrodestra e come sempre avviene nelle democrazie parlamentari. Letta facesse un mea culpa”.