Calabria, Mancuso: ‘Approvata una legge di civiltà contro la violenza di genere’

Mancuso sulla legge regionale: "Più tutele per le donne, attenzione ai centri antiviolenza e alle vittime con disabilità"

mancuso serra san brunoù

“Esprimo soddisfazione per l’approvazione della legge regionale di contrasto al fenomeno della violenza di genere che sostituisce la precedente normativa e rappresenta un pilastro fondamentale per la tutela dei diritti della donna. La legge mira ad offrire un quadro normativo più ampio e completo per affrontare il fenomeno, includendo gli abusi su persone con disabilità, oltre alla riabilitazione degli uomini responsabili di atti di violenza”.

Così il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso, che prosegue:

“Con l’approvazione della nuova normativa, il Consiglio regionale continua a dimostrare grande attenzione e consapevolezza sul fenomeno che quotidianamente interessa le donne che subiscono spregevoli prepotenze sia fisica che morale. Fin dall’avvio di questa legislatura, il Consiglio regionale ha messo a disposizione, in questa battaglia di civiltà, le proprie prerogative e costituito gli organismi deputati ad occuparsene e che, in varie circostanze, hanno prodotto azioni tangibili; mi riferisco, nello specifico, a due edizioni degli Stati generali contro la violenza alle donne ed ai protocolli interistituzionali per un monitoraggio minuzioso del fenomeno e per assegnare, d’intesa con l’Aterp, residenze pubbliche da destinare alle donne vittime di violenza ed ai loro figli”.

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“Trovo condivisibile l’attenzione della legge sui Centri antiviolenza, strutture che svolgono un ruolo cruciale nel supporto alle donne vittime di violenze e offrono un ambiente sicuro, in cui le donne possono ricevere ascolto e supporto emotivo e condividere, attraverso incontri di gruppo organizzati, le loro esperienze e riscuotere, quindi, supporto reciproco così da iniziare a ricostruire la propria vita. Oltre all’impegno delle istituzioni, reputo fondamentale che la società civile continui ad impegnarsi, con sempre maggiore forza e determinazione, per costruire un futuro scevro da violenza e libero da ogni forma di prevaricazione sulle donne”.