Regionali, candidati cercasi: impasse tra gli schieramenti

Tempo per tutti di chiudere il toto candidatura, ma l'ufficialità sui nomi dei pretendenti alla carica di governatore sembra ancora lontana


Con la data per le elezioni regionali fissata al 26 gennaio, è tempo per tutti – partiti e coalizioni –  di chiudere il toto candidatura, anche se la tanto ricercata ufficialità sui nomi dei pretendenti alla carica di governatore sembra ancora lontana, e comunque non imminente.

Allo stato attuale centrosinistra e centrodestra, anche se ancora non è stato dipanato il nodo alleanze, sembrano impantanate a causa dei veti incrociati che attraversano le indicazioni di possibili nomi e personalità che dovrebbero rappresentarli. Di certo c’è che in Calabria non sarà riproposta l’alleanza Pd-M5s che in Umbria a raccolto soltanto il disaccordo delle rispettive basi, che guardavano già con sospetto la nascita del secondo Governo Conte.

Il Pd, in più, deve fare fronte anche alla possibile emorragia di voti che potrebbe derivare dalla candidatura autonoma del Governatore uscente Mario Oliverio che dalla “Leopolda calabrese” di Lamezia ha mostrato un fronte tutt’altro che trascurabile ai vertici del partito che, da parte sua, continua ad andare dritto per la strada indicata da Nicola Zingaretti che aveva provato ad arruolare tra i democrat l’imprenditore Florindo Rubbettino. Un amore quasi idilliaco, interrotto dalla voce grossa fatta dai circoli locali che, anche invocando le primarie, hanno sortito il ripensamento dell’editore che ha levato il “disturbo” parlando di centrosinistra dilaniato.

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Nelle stesse ore, a ripensarci, ma per tornare a candidarsi, era stato l’imprenditore della moda Maurizio Talarico che alcuni vedono vicino al premier Conte. Talarico però ha chiamato subito in causa Zingaretti e il Movimento 5 stelle, annunciando comunque la sua discesa in campo da civico. Discesa bocciata sonoramente anche da Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, domandandosi: “Un operaio, un sindacalista, una partita iva, un intellettuale, un ricercatore, un insegnante, un infermiere, proprio non riusciamo a trovarli?”. In realtà, sembra che al Nazareno stiano pensando ad un altro nome, di alto profilo: sono infatti salite le quotazioni dell’ex prefetto Giuseppe Gualtieri, ricordato soprattutto per essere stato uno dei protagonisti dell’arresto di Bernardo Provenzano.

Ma se il Pd non naviga in buone acque, il centrodestra non sembra passarsela meglio. Resta infatti irrisolto il rebus candidatura, nonostante il vertice a Palazzo Grazioli di ieri sera tra il cavaliere Silvio Berlusconi e il “capitano” Matteo Salvini. Al centro dell’incontro, neanche a dirlo, il nodo candidatura. Berlusconi avrebbe ripetuto all’ex ministro della Lega che la designazione del nome del candidato spetta a Forza Italia, e Salvini avrebbe ripetuto al leader azzurro che il nome di Mario Occhiuto non unisce, ma continua a dividere un centrodestra che sente la vittoria in tasca. L’obiettivo è quello di chiudere entro la prossima settimana con un nome che sia gradito alla Lega e a Fratelli d’Italia, a detta di alcuni sponsor di Wanda Ferro che proprio ieri ha detto di essere stata fraintesa circa una sua esternazione, secondo la quale sarebbe stata pronta a lasciare Roma per (ri)candidarsi in Calabria.

Il Movimento 5 stelle, resta in bilico tra la voglia di prendere parte alla competizione elettorale ribadita dalla deputazione calabrese al capo Politico Luigi Di Maio, e la volontà di quest’ultimo di non presentarsi alle elezioni dove il risultato potrebbe compromettere tanto la compattezza del Movimento quanto la tenuta del governo in coabitazione col Pd. Intanto però, come annunciato dal coordinatore della campagna elettorale calabrese, Paolo Parentela, un nome c’è (sarebbe quello del docente dell’Unical Francesco Aiello) ed ora è al vaglio del garante dei pentastellati, Beppe Grillo.

Restano tuttora in piedi le candidature autonome di Carlo Tansi (“Tesoro Calabria”) già alla guida della Protezione civile regionale, e l’ex presidente di Confidustria di Reggio Calabria, Giuseppe Nucera, che correrà con la propria lista “La Calabria che vogliamo”.