Calabria terra mia, Irto commenta il corto di Muccino: 'Ha deluso parecchio'

Il consigliere regionale definisce il corto voluto dalla Regione Calabria "una buona idea mal realizzata"

“Quella della Regione poteva essere un’idea intelligente per la promozione dell’immagine della Calabria. Ma Muccino ha deluso. E parecchio. Dobbiamo dirlo con chiarezza.

Non è quella la nostra realtà. Non lo è più: troppi stereotipi, le persone con la coppola, gli asini per strada… e poi le lacune narrative gravissime. In Calabria non abbiamo solo belle spiagge, bergamotti, fichi e soppressate. Abbiamo opere d’arte straordinarie e uniche al mondo come i Bronzi di Riace, abbiamo giacimenti archeologici unici, da Sibari a Locri Epizephiri, da Medma a Scolacium. Abbiamo opere d’arte straordinarie: penso al Codex Rossanensis, al Codice Romano Carratelli, ai dipinti di Mattia Preti. Ma ne sto dimenticando sicuramente tantissime.

E poi non ho visto Scilla, non ho visto lo Stretto, non ho visto le nostre montagne dal Pollino alla Sila all’Aspromonte, non ho visto Soverato, non ho visto Gerace, non ho visto la splendida Roccella, il paese di origine di Raul Bova. L’elenco è infinito e in otto minuti si sarebbe potuto e dovuto raccontare di più e di meglio. Soprattutto, non ho visto la vera ricchezza della Calabria: i suoi giovani, i loro sorrisi accoglienti, i loro occhi puliti che avrebbero richiamato altrettanti giovani a venire a visitare questa terra meravigliosa.

Una buona idea mal realizzata, insomma. Per promuovere la Calabria serve un racconto nuovo: e per questo occorre un coinvolgimento diretto e concreto, da parte delle istituzioni, della creatività di tanti artisti calabresi, che possono narrare la nostra regione meglio di chiunque altro”.

Così il consigliere regionale Nicola Irto.