Freedom Flotilla, a bordo anche un calabrese. L’appello di USB: ‘Libertà per tutti gli ostaggi’ – VIDEO
L'attivista è detenuto dalle autorità dello Stato di Israele, ma non si hanno sue notizie. L'USB Calabria: "Cresce la preoccupazione per la sua incolumità"
09 Ottobre 2025 - 15:01 | Comunicato Stampa

L’Unione Sindacale di Base Calabria (USB Calabria) esprime profonda preoccupazione per la sorte di Vincenzo Fullone, attivista calabrese di Mirto Crosia, detenuto da alcuni giorni dalle autorità dello Stato di Israele.
Vincenzo era imbarcato insieme a personale sanitario e attivisti internazionali sulla nave della Freedom Flotilla Coalition e del progetto “Thousand Madleens to Gaza”, diretti verso la Striscia di Gaza per portare medicinali e solidarietà concreta al popolo palestinese.
L’appello di USB Calabria per la liberazione di Vincenzo Fullone
Vincenzo è un compagno conosciuto e stimato, impegnato da sempre in prima persona nelle battaglie per la libertà e la giustizia del popolo palestinese.
Fino a pochi giorni fa aveva partecipato alle mobilitazioni di Cosenza al fianco dell’Unione Sindacale di Base, con la generosità e la determinazione che lo contraddistinguono.
Oggi non si hanno sue notizie, e cresce la preoccupazione per la sua incolumità. Vincenzo aveva già operato a Gaza e, per questo, è con ogni probabilità divenuto un bersaglio dell’esercito israeliano.
La richiesta di intervento delle istituzioni
USB Calabria si unisce all’appello del coordinamento dei comitati calabresi per la Palestina e della sindaca di Mirto Crosia, già mobilitati per chiedere la sua liberazione, e sollecita un intervento immediato delle istituzioni calabresi e nazionali.
L’organizzazione sindacale chiede al Presidente della Regione Roberto Occhiuto, ai consiglieri regionali e ai parlamentari calabresi di tutti gli schieramenti politici di adoperarsi per la liberazione immediata di Vincenzo Fullone e per la tutela di tutti gli attivisti italiani impegnati in missioni umanitarie verso Gaza.
«USB parteciperà e promuoverà tutte le mobilitazioni per la liberazione dei 10.000 ostaggi palestinesi rinchiusi nelle carceri israeliane e per la libertà di Vincenzo.
La lotta per la Palestina e contro il riarmo non si ferma.
La Calabria ha dimostrato da che parte stare: con la pace, la solidarietà e la resistenza dei popoli. Come abbiamo dimostrato con i due scioperi generali delle ultime settimane, la mobilitazione rimane permanente».