Caos Giunta: dopo il consiglio 'Peace&Love' si torna a fare sul serio. Falcomatà al bivio

Via libera al Psc e ai debiti fuori bilancio. Dopo gli abbracci, adesso all'interno della maggioranza possono ricominciare le ostilità (e le trattative)

Al netto dell’importante approvazione del Psc (Piano Strutturale Comunale) e degli altri punti all’ordine del giorno, l’ultimo consiglio comunale del 2023 è stato poco più di una rappresentazione teatrale. All’interno dell’Aula Battaglia solo sorrisi distesi, toni pacati, interventi sulla ‘normale dialettica’ con cui la maggioranza porta avanti da due mesi le trattative sulla nuova giunta.

Ci si potrebbe anche credere, se soltanto le pareti di Palazzo San Giorgio non fossero ancora annerite a causa delle fiamme di queste settimane che hanno avvolto la maggioranza. Ci si potrebbe anche credere, se chi ha parlato oggi durante il consiglio (ma anche chi non è intervenuto) elargendo dosi di serenità e punzecchiando la stampa, non fossero le stesse persone che da settimane tuonano contro il sindaco Falcomatà, parlando di macchina amministrativa immobile, squallide trattative sulle poltrone e clima di guerra. In maniera privata e informale, ‘off-records’ si intende.

Troppo pesante lo smacco di Pd e Dp nella penultima seduta (assenza dell’aula e maggioranza sotto sui punti all’ordine del giorno), troppo importante dare il via libera al Psc, con i 17 voti favorevoli e le 8 astensioni dell’opposizione, dando l’impressione di coesione e compattezza.

Al contrario di quanto accade in un campo di calcio, qui la partita può iniziare al triplice fischio (del consiglio comunale). Si può tornare a fare sul serio, tregua terminata un minuto dopo la seduta ‘Peace&Love’ che ha chiuso il 2023. Passato il Natale, con il Capodanno ormai alle porte, a Falcomatà è rimasta soltanto l’Epifania come festività da fissare come termine ultimo per la tanto attesa fumata bianca della nuova giunta.

Vedremo tra una settimana se sarà riuscito nell’intento, dopo aver fallito tutti i precedenti propositi di fumata bianca e dal sapore rivoluzionario. Ad oggi, l’azzeramento della giunta è diventato un sogno e anche un abbondante rimpasto sembra avere gli stessi connotati onirici.

Se il Pd rimarrà fermo sulla richiesta di conferma per 3 degli attuali 4 assessori e i Dp si accoderanno chiedendo di tenere in giunta Delfino e Palmenta, Falcomatà nella migliore delle ipotesi potrebbe cambiare appena 3 caselle sulle 10 totali della giunta. Un pò come sognare il grande colpo alla Lotteria e ritrovarsi con una manciata di monete in tasca.

I rumors delle ultime ore però vorrebbero un sindaco deciso (dopo le diverse concessioni fatte alle forze di maggioranza) a vincere almeno questa partita. Falcomatà proverà a fare resistenza e convincere il Pd a credere nell formula “2+1”, a quel punto sarebbe già blindato l’accordo con Democratici e Progressisti per una conferma e un nome nuovo all’interno della prossima giunta.

Falcomatà è al bivio, al sindaco la scelta su quale strada imboccare: accogliere la proposta del Pd, cedendo al braccio di ferro e alle aspirazioni iniziali, oppure continuare a tirare la corda, oppure proseguire con la ‘normale dialettica’ dentro la maggioranza, con la puzza di bruciato che sovrasta le voci rassicuranti arrivate oggi dall’Aula Battaglia.