Caos Giunta, il centrodestra si compatta ma Falcomatà accelera: vicina la fumata bianca

Bivio decisivo, il sindaco punta a trovare l'intesa nelle prossime 48 ore. Due i nomi caldi per la riconferma in casa Pd

Difficile credere alle coincidenze temporali, anche se in politica tutto (e il contrario) è possibile. Nella giornata di ieri, due le notizie rilevanti in merito al caos della nuova Giunta Falcomatà. Nel pomeriggio, abbiamo riportato su queste pagine della mozione presentata dai consiglieri di centrodestra, 13 per l’esattezza.

“Per le gravi, non più tollerabili, inadempienze nella gestione politica, nonché per la totale e grave mancanza di programmazione, persino delle più elementari azioni amministrative, tale da gettare l’intera Città e la Comunità reggina in un drammatico stato di degrado.

Noi Consiglieri Comunali apponiamo orgogliosamente e congiuntamente la nostra firma sulla parola fine a questa lunga gara al massacro che ha coinvolto, suo malgrado, la nostra Città. Ce lo chiedono i reggini, ce lo impone il ruolo che rivestiamo”, si legge in sintesi nella mozione dei 13 consiglieri di opposizione, con il solo Saverio Pazzano che è mancato all’appello.

A qualche ora di distanza, la risposta (che sia diretta o indiretta poco cambia) del sindaco Falcomatà, con un messaggio distensivo alle forze di maggioranza.

“Importante completare in tempi brevi la composizione dell’esecutivo. Ho atteso i tempi necessari alla politica per determinarsi e credo sia giunto il momento di essere consequenziali, anche perchè la città ha atteso anche troppo.

Il Partito Democratico è sempre stato, ed è tuttora, casa mia. Appartenere ad una comunità politica significa condividerne i valori e come in tutte le comunità possono esserci dei momenti di discussione e di confronto, anche acceso, ma in politica è necessario saper fare sintesi”, le parole di Falcomatà.

La riunione interpartitica di lunedi si era chiusa in modo non del tutto serena e unitaria. Parte della maggioranza infatti, secondo quanto riportato, avrebbe preferito emanare un documento, un ‘Patto di coalizione’ con la richiesta al primo cittadino di rivedere la giunta appena formata e ridiscutere tutto daccapo. Richiesta che sarebbe stata folle: fortunatamente, la notte ha portato consiglio.

Falcomatà accelera e ha di nuovo fretta, in pratica un dejà vù di una settimana fa. Si ripete lo schema dei primi giorni dell’anno quando il sindaco, con lo scatto in avanti che ha sorpreso alleati e avversari, ha presentato la giunta monca a Palazzo San Giorgio. Mossa che si è rivelata decisiva, con le forze di maggioranza che dopo i comunicati al vetriolo, sono scesi a più miti consigli.

La fretta del sindaco, oltre che nella volontà di dare risposte immediate ai cittadini con l’avvio del terzo tempo, è anche giustificata dal fatto che si tratta di una giunta non solo monca..ma anche non conforme rispetto a quanto previsto dal Ministero con la parità di genere. Come disposto dalla legge 56\14 infatti, “Nelle giunte dei comuni con popolazione superiore a 3.000 abitanti, nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura inferiore al 40 per cento, con arrotondamento aritmetico”.

Serve quindi al più presto la nomina di due donne (sulle tre postazioni ad oggi vacanti) per riportare la giunta nei recinti previsti dalla parità di genere e poter quindi convocare la prima riunione di giunta. Al di là però del pressing scaturito dal centrodestra con la mozione di sfiducia e delle vicende relative alla parità di genere, Falcomatà e il Pd hanno la volontà e soprattutto l’interesse a chiudere la partita in tempi brevi.

Secondo quanto raccolto, giovedi sarà il giorno decisivo per avvicinare in modo decisivo la definitiva fumata bianca che salvo sorprese porterà la formula ormai celeberrima del “2+1”, inteso come due assessori dem confermati e un terzo profilo nuovo. Come già riportato su queste pagine, sono Mimmo Battaglia e Lucia Nucera i due profili decisamente in pole per trovare posto all’interno della nuova giunta, mentre per il terzo nome rumors indirizzano verso Anna Nucera (già assessora nel primo tempo di Falcomatà) ma potrebbe spuntarla anche un’altra donna.