Carnevale a Reggio...non è uno scherzo: il bando del Comune fa flop

Nuova delusione dopo il Natale da dimenticare. Mancata programmazione e non solo, la musica (come assicurato da Falcomatà) deve davvero cambiare

Inizio in salita per la nuova Giunta Falcomatà. Dopo il clamoroso e fragoroso flop del Natale 2023, con tutte le attività partite in gran ritardo e le casette rimaste tristemente ‘parcheggiate’ nelle principali piazze della città, il Carnevale era il primo appuntamento per verificare la programmazione dell’amministrazione rispetto alle principali festività di ogni anno.

La nuova giunta, nella prima riunione presieduta dal sindaco Giuseppe Falcomatà, si era occupata proprio del Carnevale reggino, approvando la proposta dell’assessore alle Attività produttive, Marisa Lanucara.

“Con queste iniziative – commentava l’assessore Lanucara circa due settimane fa – abbiamo voluto stimolare l’interesse e la curiosità della comunità in occasione del Carnevale che può rappresentare un’occasione per incrementare l’attrattività del territorio e per promuovere lo sviluppo delle attività commerciali, turistiche e culturali”.

Dopo l’avviso pubblico emanato da Palazzo San Giorgio nei giorni scorsi relativamente agli spettacoli di animazione territoriale del Carnevale, non si può certamente parlare di un successo dell’amministrazione comunale ma al contrario di un nuovo deludente flop.

Sono state infatti 4 le proposte presentate in totale, anche se in realtà bisognerebbe dire appena 2, considerato che le altre 2 sono arrivate infatti dopo la scadenza del termine fissato per il 29 gennaio.

“L’amministrazione comunale, in un periodo caratterizzato da una particolare crisi economica, è orientata a sostenere ed organizzare ogni possibile iniziative di interesse pubblico per incrementare l’attrattività del territorio comunale e promuovere lo sviluppo dell’attività commerciale, turistico e culturale.

In prossimità del carnevale 2024, nel periodo compreso tra l’8 e il 13 febbraio, è intendimento dell’amministrazione realizzare in collaborazione con le associazioni presenti sul territorio, spettacoli di animazione territoriale”, si legge in sintesi nell’avviso pubblico del Comune.

Avviso andato praticamente deserto, con le 2 (+2 in ritardo) manifestazioni pervenute all’amministrazione comunale. Al netto degli errori, dei ritardi e della (decisamente migliorabile) capacità dell’amministrazione comunale di programmare e farsi trovare pronta rispetto alle principali festività, c’è probabilmente anche dell’altro dietro i flop di Natale e Carnevale.

Le principali associazioni di categoria, fondamentale tramite in occasioni di questo tipo, più di una volta hanno manifestato disappunto per il metodo dell’amministrazione comunale e la mancanza di un dialogo (a monte) tra Comune e le stesse associazioni. Rumors, anche precedenti al flop natalizio in riva allo Stretto, riportano di una spaccatura nel rapporto tra l’amministrazione, le associazioni di categoria e gli imprenditori-commercianti reggini, il cuore pulsante dell’economia nonchè i primi a risentirne se le cose non vanno per il verso giusto.

Allo stesso tempo, la devastante crisi economica (certificata anche dai dati eloquenti presentati da Reggio Futura, al di là della sterile polemica politica con il Pd) ha fatto il resto, stritolando l’economia reggina. Al neo assessore Lanucara, assieme a tutto il settore, il compito di invertire la tendenza rispetto ai deludenti ultimi bandi dell’amministrazione comunale e più in generale tutte le azioni in supporto ad imprese e aziende reggine, alle prese con una fase storica tra le peggiori degli ultimi decenni.

Programmazione e qualità nella proposta sono pilastri fondanti della buona amministrazione, specie in città che (almeno in teoria) dovrebbero puntare in modo deciso sul turismo. Come dimenticare infine le ultime tristi estati reggine, con la presentazione dei pochi eventi a stagione inoltrata?

Roccella in queste settimane è già partita annunciando i primi grandi eventi, a Reggio Calabria il rischio è che anche per il 2024 si inizi a pensare a come progettare l’estate intorno a maggio. Da capire in questo caso cosa deciderà di fare il sindaco Falcomatà con la delega ai grandi eventi e le festività mariane. Ad oggi, dopo il ‘commissariamento’ di Natale, non risulterebbero revoche all’attuale delegato Marcantonio Malara. Si tratta però dello stesso Malara, capogruppo Dp, che ha annunciato l’appoggio esterno all’amministrazione.

“La musica deve cambiare”, prometteva Falcomatà tre mesi e mezzo fa, nel giorno del rientro a Palazzo San Giorgio. Probabilmente le prime nuove note da comporre sono proprio queste.