Reggio, 'Ancora Italia' presenta un esposto alla Corte dei Conti sul caso Miramare

"Perché il Comune non si è costituito parte civile nel caso Miramare?" Modafferi annuncia ai reggini la presentazione di un esposto alla Corte dei Conti

“In data 02 marzo us abbiamo inviato un esposto alla Corte dei Conti della regione Calabria per far luce ed avere chiarezza sulla situazione del caso “Miramare”, in particolare sulla mancata costituzione di parte civile del Comune, come avviene di prassi.

Ricordiamo che la sentenza del Tribunale Penale di Reggio Calabria, del 19 novembre 2021, ha condannato il Sindaco Giuseppe Falcomatà nonché i signori Giovanna Acquaviva, Saverio Anghelone, Armando Neri, Rosanna Nardi, Giuseppe Marino, Giovanni Muraca, Agata Quattrone, Maria Luisa Spanò, Antonino Zimbalatti.

Perché il Comune non si è costituito parte civile nel caso Miramare

Chiediamo quali sono stati i motivi per i quali l’Amministrazione comunale non si sia costituita parte civile nell’ambito di tale processo. Ciò fa saltare agli occhi un profilo di inadeguatezza etica del dirigente preposto del Comune di Reggio Calabria, in quanto non ha dimostrato una “presa di distanza” rispetto ad una vicenda ed a soggetti che, come emerso dalle carte processuali, hanno creato un danno d’immagine all’ente comunale. Si aggiunga altresì che la costituzione di parte civile avrebbe potuto determinare al Comune un introito per le casse cittadine, in termini di risarcimento del danno che l’amministrazione ha innegabilmente subito.

Danno morale ma anche danno patrimoniale appunto, in quanto il “Miramare”, struttura in passato adibita ad albergo e di interesse e pregio storico ed economico della città di Reggio Calabria, invece che essere concesso in uso ad un’associazione vicina, avrebbe potuto -tramite regolare gara d’appalto pubblica-essere posto “a reddito”, per poter rimpinguare le casse comunali perennemente sofferenti.

I fatti, invece, lasciano intravedere un disinteresse del dirigente dell’Amministrazione Comunale di fronte ad una questione sia morale che economica. Ricordiamo che in caso analogo in un passato non molto lontano il Comune si è costituito parte civile nei confronti del sindaco, rivendicando risarcimenti milionari. A condanna avvenuta il sindaco dell´epoca e altri amministratori condannati hanno dovuto risarcire al Comune il danno economico e morale arrecato.

Abbiamo ritenuto necessario rivolgerci all’Autorità preposta per accertare e condurre opportune verifiche in merito.  Riteniamo altresì che il dirigente che non abbia agito nell0interesse dell’amministrazione debba essere rimosso per  manifesta incapacità o mala fede”.

Il Coordinatore Regionale Giuseppe Modafferi

Esposto Corte Dei Conti