Castorina-Quartuccio, doppia bordata al Comune su Ponte Calopinace e bilancio: 'Una cosa ignobile'

'3 anni per 30 metri di ponte, perchè non ripartono i lavori?', chiede Castorina. 'Chi può rispondere sul danno economico prodotto?', Quartuccio sul bilancio

Giornate intense a Palazzo San Giorgio, con le vicende legate alla Reggina che continuano a tenere banco e le diverse sedute di commissione. Oggi un doppio schiaffo alla maggioranza, quindi in parte autoinflitto, da parte dei consiglieri comunali Nino Castorina e Filippo Quartuccio.

Nel corso della seduta all’interno della Commissione Controllo e Garanzia presieduta dal consigliere Massimo Ripepi, si sarebbe dovuto discutere di Decreto Reggio con l’audizione del responsabile, dott. Pellegrino. Quest’ultimo però non si è presentato, con i consiglieri che ne hanno approfittato per sviare su altri temi.

Una delle leggende che meglio racconta gli ultimi anni vissuti in riva allo Stretto è il Ponte sul Calopinace, che facendo invidia alle principali opere ingegneristiche cinesi procede al ritmo spedito di un centimetro al mese.

Sull’argomento è intervenuto il consigliere del Pd Nino Castorina, il quale pochi giorni fa si era ‘avventurato’ (è proprio il caso di dirlo) preannunciando la ripartenza dei lavori per lunedi. Lavori, che ovviamente, non sono ripartiti.

‘Vorrei capire il motivo dei continui ritardi. Ci avevano detto che lunedi iniziavano, invece non sono ripartiti. Stiamo parlando di 30 metri di ponte, non del Ponte sullo Stretto è una cosa ignobile. Non ci credo che non si possa completare un ponte di 30 metri”, ha sentenziato Castorina.

‘Siamo sgomenti anche noi, faremo approfondimenti ulteriori e ne parleremo anche nelle prossime sedute’, il pensiero del presidente della commissione Ripepi.

Castorina ha continuato.

“A maggior ragione che sono in maggioranza, devo evidenziare quanto accade. Nel programma elettorale presentato nel 2020 c’era il completamento di queste opere, e se non vengono completate significa che non sono state mantenute promesse.

Una cosa imbarazzante e ignobile, 30 metri in 3 anni.  Chi si occupa di questo non si deve occupare di altro, se questi sono i ritardi. Vediamo chi convocare, ma deve essere qualcuno che possa rispondere e dare conto, altrimenti non se ne esce. Priorità è che si faccia il ponte, deve essere la stessa priorità di tutti”, ha concluso Castorina.

Nel corso del pomeriggio, seduta all’interno della Commissione Bilancio, presieduta dal consigliere Antonio Ruvolo. All’ordine del giorno debiti fuori bilancio del settore urbanistica, con la relazione dalla funzionaria urbanistica Monica Festa.

“Si poteva evitare di esporre l’amministrazione comunale a questo tipo di danno economico ? Qualcuno mi sa rispondere? Non è una santa inquisizione ma una semplice domanda di un consigliere comunale”, il quesito posto da Quartuccio, senza ottenere risposta.

“Nessuno ha la verità in tasca, chi ti dovrebbe rispondere? Sono concorde sul fatto che l’azione dell’amministrazione non si deve fermare al riconoscimento del debito di bilancio”, la replica di Ruvolo, seguita dal capogruppo del Pd Sera.

“Nemmeno io ho risposte, si poteva evitare nel momento in cui all’inizio di questa vertenza si controllava in ufficio se c’era pratica di condono. Non so chi ha firmato ordinanza di demolizione, ma non si sento di condannare nessuno”.

Particolarmente sconfortata la consigliere Angela Marcianò, stato d’animo comprensibilmente abbattuto dopo quanto accaduto nei giorni scorsi.

“Parliamo di concetti già espressi in passato, non si risolveranno mai questi problemi sino a quando affronteremo cosi questi episodi. È fondamentale capire chi sono i responsabili, mi sto convincendo che non cambierà mai niente. Cerchiamo di pretendere che i dirigenti si assumano responsabilità”, il pensiero dell’ex assessora nella prima giunta Falcomatà.