Codice etico, Canale: 'Dimissioni Falcomatà e assessori sospesi sono un atto dovuto'

Rosy Canale accusa l'amministrazione di trasformare "un'importante carta etica in carta igienica" e chiede le dimissioni e la costituzione del Comune parte civile

“È noto che le varie “multinazionali della legalità a singhiozzo e dell’antimafia parolaia” hanno tirato la volata alla campagna elettorale di Giuseppe Falcomatà nel 2014, sulla scorta del “caso Fallara”. Giocando su ogni possibile speculazione, il giovane rampollo veniva presentato come “la svolta” per la città: etica, morale e culturale. All’indomani dell’elezione di Falcomatà, il 20 novembre 2014, le varie associazioni patrocinavano una conferenza, già documentata nella scorsa settimana da Reggio Futura, in cui lo stesso neo sindaco promuoveva il “codice etico per la buona politica” di Avviso Pubblico. Falcomatà lo indicava come “stella polare”, dichiarandosi amareggiato per la necessità di un “regolamento” quando certi valori dovrebbero essere nell’animo di tutti…

Oggi va documentato che a distanza di un anno e mezzo da quella parata del 20 novembre 2014, esattamente il 14 giugno 2016, durante una sessione unica e straordinaria del Consiglio Comunale di Reggio Calabria lo stesso codice etico veniva approvato, quindi assunto come regolamento della stessa amministrazione.

25 consiglieri oltre il sindaco votarono all’unanimità.

Vennero apportate delle modifiche relative all’assunzione di parenti, in quanto era già stato assunto nello staff del sindaco il figlio del consigliere Misefari.

Tentativo di personalizzazione del codice alle condotte clientelistiche dell’amministrazione. Veniva eliminata anche la dicitura “abuso d’ufficio” forse perché consapevoli che Vacalebre aveva presentato denuncia e che la Procura di Reggio Calabria era in fase d’indagine sullo scandalo Miramare.

Il 19 novembre 2021 Giuseppe Falcomatà viene condannato nell’ambito del processo Miramare. Sebbene si tratti di una condanna chiaramente edulcorata, considerata la stessa pena inflitta ad Angela Marcianó che nello stesso procedimento si era avvalsa del rito abbreviato, il sindaco è stato sospeso per gli effetti della legge Severino.

A quando le dimissioni???

Secondo il codice etico che lui stesso ha promosso e approvato nel Consiglio 33 del 14 giugno 2016 oggi Giuseppe Falcomatà si sarebbe già dovuto dimettere.

L’approvazione e l’adozione del codice etico di Avviso Pubblico con un atto deliberativo del Consiglio Comunale, prevede che non possano essere messe in atto condotte elusive rispetto alle regole che il Comune di Reggio Calabria ha inteso darsi, pertanto in base a questa norma regolamentare, le dimissioni di Falcomatà e degli assessori condannati e sospesi sono un ATTO DOVUTO. Cosi come è un ATTO DOVUTO che il sindaco ff e il Presidente del Consiglio Comunale si attivino per richiederle come prevede l’articolo 21 del Codice Etico approvato. Ulteriore obbligo incombente sulle figure apicali di Palazzo San Giorgio è quello di individuare le responsabilità connesse alla mancata costituzione di parte civile dell’ente nel processo Miramare. Di queste iniziative questi signori devono dare conto alla cittadinanza e alla pubblica opinione!!!

Questa amministrazione non può trasformare un importante carta etica in carta igienica!!!

Chiediamo al Prefetto un intervento tempestivo, cosi come chiederemo risposte ai vertici di Libera e di Avviso Pubblico dei quali atterrisce il loro silenzio omertoso.

Certe associazioni, se è vero che hanno a cuore l’interesse delle comunità, contro ogni corruzione, devono prendere le distanze e condannare le condotte irregolari anche quando si tratta dei loro compagni di merende!!!  Nei prossimi giorni documenteremo altri fatti gravissimi.

Un accorato appello ai media affinché si spoglino del ruolo politico che hanno spesso giocato e che abbraccino l’interesse di questa città martoriata”.

Rosy Canale Di Tore