Colori delle Regioni, la situazione della Calabria. Occhiuto: 'Da Roma dati da zona gialla'

Secondo il deputato calabrese, intervenuto a Live Break, la Calabria dovrebbe finalmente cambiare colore

È questione di ore, i nuovi colori delle Regioni saranno presto resi ufficiali in base alla decisione del Ministro Speranza. La Calabria, dopo ben oltre un mese in zona arancione, spera finalmente nel giallo e la conferma, parziale, è arrivata ai microfoni di CityNow dall’onorevole Roberto Occhiuto.

Colori delle Regioni: il monitoraggio della Cabina di regia

L’Italia dovrebbe poter dire addio al rosso che, nelle ultime settimane, aveva caratterizzato buona parte dello Stivale. La Valle d’Aosta, l’ultima ad essere rimasta nella fascia di maggiore rischio, dovrebbe tornare in zona arancione. Lo stesso destino non dovrebbe essere condiviso da Sicilia e Sardegna che, probabilmente, dovranno rimanere arancioni. Ottime possibilità, invece, per il passaggio in zona gialla di Puglia, Basilicata e Calabria.

Dovrebbe essere questa la nuova mappa dell’Italia in seguito all’ultimo monitoraggio settimanale della cabina di regia tra il ministero della Salute e l’Istituto superiore di sanità. In serata il ministro Speranza firmerà le ordinanze. I nuovi colori entreranno in vigore a partire da lunedì 10 maggio.

Occhiuto a CityNow: “

Una mezza conferma sul passaggio della Regione meridionale da un colore all’altro è arrivato, ai microfoni di CityNow, da parte dell’on. Roberto Occhiuto, intervenuto a Live Break. Proprio a proposito del cambio zona, l’esponente di Forza Italia ha detto:

“Dai dati che si hanno a Roma la Calabria dovrebbe essere zona gialla”.

Una notizia che accende la speranza dei calabresi da troppo tempo fermi in tantissimi settori.

“È una buona cosa – ha aggiunto il deputato calabrese – perché noi abbiamo la necessità di comunicare, soprattutto dal punto di vista del settore turistico che in Calabria si può viaggiare ed è una Regione sicura. Ovviamente non si deve abbassare la guardia. Abbiamo visto quello che è successo quando lo abbiamo fatto, all’interno delle nostre strutture sanitarie. Personalmente l’ho visto all’ospedale di Cosenza. Grande prudenza, ma c’è un forte bisogno di riaperture e di ripartenza perché altrimenti muore l’economia”.

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