Tutte le info sul Green Pass, la guida completa del certificato verde

Il 23 luglio il Governo ha emanato un Decreto Legge che estende l'obbligatorietà del certificato per l'accesso ad alcuni servizi

In queste ore si parla solo (o quasi) del tanto discusso green pass. Come richiederlo, a cosa serve, dove e come si usa, è obbligatorio? Chi controlla? E come si scarica? Queste alcune delle tante domande che si pongono i cittadini. Lo scorso 23 luglio il Governo ha emanato un Decreto Legge che estende l’obbligatorietà della certificazione verde per l’accesso ad alcuni servizi in Italia e a partire dal prossimo venerdì 6 agosto la ‘certificazione verde’ sarà una prerogativa indispensabile per avere accesso a diverse attività.

GREEN PASS, INDISPENSABILE PER ALCUNI SERVIZI

Il green pass diventa fondamentale per i servizi di ristorazione (solo al chiuso e seduti al tavolo), gli spettacoli, gli eventi culturali e le competizioni sportive al chiuso e all’aperto (con limite di accesso rispettivamente del 25 e del 50% della capienza massima), i musei e le mostre. E ancora è necessario averlo per le piscine, i centri natatori, le palestre, i centri benessere e i luoghi per la pratica di sport di squadra, limitatamente alle strutture al chiuso, le sagre, le fiere, i convegni e i congressi, i centri termali, i parchi tematici e quelli di divertimento, i centri culturali, quelli sociali e quelli ricreativi (ad esclusione dei centri educativi per l’infanzia e dei centri estivi con le relative attività di ristorazione), le sale gioco, la sale scommesse, le sale bingo i casinò, i concorsi pubblici.

GREEN PASS, A COSA SERVE?

Il Green Pass servirà per dimostrare l’avvenuta vaccinazione contro il Covid-19 (con almeno la prima dose), la guarigione dalla malattia oppure l’esito negativo di un tampone antigenico o molecolare. La sua validità scatta dal 15° giorno successivo alla somministrazione della prima dose e avrà validità di nove mesi una volta ottenuta la seconda, che scende a sei se si è guariti e a sole 48 ore nel caso in cui si proceda con il tampone. Si può ottenere seguendo le indicazioni riportate nella mail o nel messaggio inviato dal Ministero della Salute in seguito alla prima vaccinazione, utilizzando poi l’app Immuni oppure l’app Io.

Per il momento non servirà per usufruire dei mezzi di trasporto locali (treni, autobus e metropolitane) né di quelli a lunga percorrenza (tra cui gli aerei), ma chi violerà le norme prescritte per la sua obbligatorietà andrà incontro a una sanzione variabile da 400 a 1.000 Euro, a carico sia della persona fisica che non l’ha esibito sia dell’attività che non l’ha richiesto per effettuarne il controllo.

GREEN PASS, COME RICHIEDERLO

Esistono diverse possibilità per ottenere al Green pass. Attraverso il sito dedicato del governo; tramite fascicolo sanitario elettronico; tramite l’app Immuni; tramite l’app IO; attraverso il sistema Ts (per il tramite dei medici di base, dei pediatri, dei farmacisti e degli altri medici delle aziende sanitarie, Usmaf, Sasn autorizzati alla funzione del Sistema tessera sanitaria. Come ricordano da Altroconsumo è anche possibile rivolgersi al numero di pubblica utilità del ministero della Salute (1500), al call center di Immuni (800.91.24.921) e all’assistenza di PagoPa per le segnalazioni che arrivano dall’app IO.

CHI LO DEVE MOSTRARE?

Dovranno esibire il certificato verde tutti i maggiori di 12 anni per potersi sedere in locali al chiuso. Il Green pass sarà necessario anche per andare allo stadio, in palestra, in piscina e per assistere agli spettacoli (anche all’aperto). Si specifica che per gli accessi a luoghi al chiuso e agli eventi sopracitati avrà valore anche il green pass rilasciato dopo una sola dose di vaccino.

DOVE USARLO?

Sarà obbligatorio per consumare al tavolo, al chiuso, per gli spettacoli aperti al pubblico, eventi e competizioni sportivi; musei, altri istituti e luoghi della cultura e mostre; piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra, centri benessere, anche all’interno di strutture ricettive, per le attività al chiuso; sagre e fiere, convegni e congressi; centri termali, parchi tematici e di divertimento; centri culturali, centri sociali per le attività al chiuso e con esclusione dei centri educativi per l’infanzia, e centri estivi; attività di sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò; concorsi pubblici.

Il Green Pass sarà richiesto in zona bianca, gialla, arancione e rossa, laddove i servizi e le attività per cui è previsto siano consentiti. Nelle zone gialla, arancione e rossa oltre al green pass bisogna verificare quali servizi e attività sono consentiti e a quali condizioni.

MATRIMONI E RSA

Il Green pass resta valido per partecipare alle cerimonie, accedere alle strutture sanitarie assistenziali (Rsa), spostarsi sul territorio nazionale tra regioni di colori diversi, ma soprattutto come lasciapassare che dovrebbe facilitare gli spostamenti tra gli Stati membri dell’Unione europea.

CHI CONTROLLA E IN CHE MODO?

Il Green pass verrà verificato attraverso la lettura del codice a barre (Qr Code). Ma chi è titolato a controllare il certificato verde?

Come ricorda Altroconsumo

«rientrano tra questi i pubblici ufficiali nell’esercizio delle proprie funzioni, il personale addetto ai servizi di controllo delle attività di intrattenimento e di spettacolo in luoghi aperti al pubblico o in pubblici esercizi, i soggetti titolari delle strutture ricettive e dei pubblici esercizi per l’accesso ai quali è prescritto il possesso del certificato verde nonché i loro delegati, il proprietario o il legittimo detentore di luoghi o locali presso i quali si svolgono eventi e attività per partecipare ai quali è prescritto il possesso del green pass nonché i loro delegati e i gestori delle strutture che erogano prestazioni sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali per l’accesso alle quali, in qualità di visitatori, sia prescritto il possesso della certificazione verde (nonché i loro delegati)».

Si precisa che al momento della verifica il titolare del Green pass deve esibire il documento di identità, qualora venga richiesto da chi effettua la verifica.

REVOCA GREEN PASS

Nel decreto è prevista la possibilità che il Green pass venga revocato.

Qualora una struttura pubblica del Servizio sanitario regionale, un medico di medicina generale, un pediatra di libera scelta o un medico Usmaf (Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera) o Sasn (Servizi territoriali per l’assistenza sanitaria al personale navigante, marittimo e dell’Aviazione civile) dovesse comunicare alla piattaforma nazionale la positività al Covid-19 di una persona vaccinata o guarita dal virus, la piattaforma genererebbe una revoca del Green pass eventualmente già rilasciato alla persona e ancora in corso di validità, «inserendo gli identificativi univoci nella lista delle certificazioni revocate e comunicandoli al gateway europeo».

In questo caso la piattaforma invierà al contagiato una notifica della revoca del certificato verde.