Comunali Reggio, Angela Marcianò chiama i cervelli in fuga: ‘Ridisegniamo la Reggio migliore possibile’

L’ex assessore ai Lavori pubblici vuole rendere protagonisti del suo progetto le migliori risorse reggine: 'Sinergia possibile e vincente'

Ristobottega

Prosegue senza sosta, anzi si intensifica in questi giorni, il lavoro di Angela Marcianò per mettere su un contenitore in grado di supportare la sua candidatura alla guida della città. Dal giorno dell’ormai famosa “riunione tra amici” in centro città, l’ex assessore ai Lavori pubblici non si è fermata un momento e così, dopo il richiamo all’umiltà per i suoi sostenitori – “Noi non vogliamo demolire gli avversari, noi vogliamo salvare la città” aveva scritto qualche giorno fa – tocca ai giovani cervelli in fuga da Reggio Calabria essere richiamati verso la terra natia. Angela Marcianò, d’altra parte, da professoressa universitaria, ne ha vissute e continua a viverne di storie che vedono giovani laureati lasciare la città in cerca di fortuna altrove. Lei però adesso vuole farne un valore aggiunto per la sua proposta politica.

“Vi chiedo di tornare a Reggio non solo per abbracciare le vostre famiglie o passare le vacanze estive – scrive sul proprio profilo facebook la Marcianò -. Vi invito a contattarmi subito e collaborare al nostro progetto di riscatto per la città. Proposte, progetti e idee arricchite dalle vostre esperienze faranno la differenza. Vogliamo ascoltarvi e lavorare assieme. Vogliamo rendervi protagonisti. Metteremo in campo tutte le condizioni per far partire questa sinergia. Investiremo sulle eccellenze, sulle idee più coraggiose. E’ questo l’appello che vi faccio: voi che tornate a Reggio e ripartire ogni volta con il cuore in gola aiutateci a ridisegnare e realizzare la Reggio migliore possibile”.

Ristobottega

Il punto di partenza del ragionamento della Marcianò è la crisi economica e culturale che attanaglia la città, sempre più abbandonata dai suoi giovani. “Da professore universitario continuo a salutare tantissimi ragazzi neolaureati in cerca di lavoro”. Tuttavia, sostiene l’ex assessore, questa problematica continua ad essere affrontata soltanto dando conto di percentuali, di numeri, al massimo disquisendo sulle dimensioni di questa fuga. Si discute delle cause, molto poco sulle soluzioni:

“Ma quel che è peggio – aggiunge – si dimenticano i volti, le storie e le straordinarie competenze di chi è andato via. Come se non fosse più affar nostro. Si tratta invece di storie di professionisti che in ogni settore operano talmente bene, sia in Italia che all’estero, da rappresentare ovunque e al meglio la regginità. Orgoglio di famiglie e insegnanti che li hanno cresciuti e formati e che loro malgrado li hanno lasciati andare via”.

Da qui la nuova sfida in tre parole: “sinergia possibile e vincente”.