Comunali Reggio, Klaus Davi presenta la sua squadra e rilancia: ‘Solo con noi il cambiamento’

Il massmediologo candidato a sindaco: 'Basta, da 50 anni i reggini la prendono in quel posto'

“A Reggio Calabria sono accettato perché mi vendono in giro. Sono sempre in giro. Ma quello che ci vuole per Reggio è che venga rispettata nelle sedi istituzionali. Non si può togliere l’Agenzia delle Dogane, o dei beni confiscati e abbassare la testa perché il tuo capo di partito, lo Zingaretti di turno, ti dice ‘Ah ma no, ma sì, ma ci sono quelli di Cosenza, ma ci sono quelli di Lamezia…’, perché è andata così con Falcomatà. Io credo nella sua buona fede, non credo che sia una persona che non tenga a Reggio Calabria, ma abbassando la testa è da 50 anni che i reggini la prendono sempre in quel posto. Con noi tutto questo cambierà”.

È convinto dei propri mezzi e dei  propri argomenti Klaus Davi che, questa mattina, ha presentato la lista che sosterrà la sua candidatura a sindaco. Una lista di giovani professionisti e vecchie conoscenze della politica reggina, fatta in collaborazione con il gruppo di Ethos. Il massmediologo ci crede – “Tutte persone in prima linea – dice – sul fronte della società civile. Tutte persone all’altezza, quindi possiamo tranquillamente governare” – e per sgombrare il terreno da chiacchiericci da campagna elettorale ha lasciato il Consiglio comunale di San Luca, dove aveva pure provato a diventare primo cittadino.

“Ma non ho abbandonato San Luca e tantomeno la locride – aggiunge – che ho nel cuore”.

L’indice è quindi puntato sul sindaco uscente che, secondo Davi, non ha fatto tutto il possibile per liberare dai rifiuti la città:

“Reggio Calabria è una piattaforma di positività, abbiamo il bergamotto, abbiamo il food, abbiamo la Bibbia ebraica scritta qui da reggini nel 1500, prima di tutti, abbiamo una tradizione culturale straordinaria, abbiamo una tradizione biblica, abbiamo il turismo, abbiamo Il km più bello d’Italia, ma per che cosa ci raccontano i telegiornali nazionali tutti i santi giorni? Per l’immondizia. Basta. L’immondizia si può togliere, si può affrontare un dialogo con la Jole Santelli, persona validissima che conosco da 25 anni. Ci stimiamo, ci vogliamo bene, anche se non appartengo a nessun partito. Togliamo l’immondizia, colmiamo le buche, affrontiamo il problema e poi promuoviamo Reggio Calabria”.

Per fare ciò però, Davi usa un altro cavallo di battaglia della sua campagna elettorale e cioè la qualità e la necessità dell’informazione:

“Ma per questo ci vuole la Rai. Noi abbiamo bisogno siamo la prima città della Calabria, siamo i più forti, siamo quelli che producono più Pil in Calabria, abbiamo bisogno di una sede Rai che promuova le nostre eccellenze. Non ci possono mandare gli stagisti. E io non dico che la Rai si debba spostare da Cosenza, ma che ci sia almeno una sede”.

Infine, l’appello alla città, facendo chiarezza su possibili strategie studiate per entrare a Palazzo San Giorgio:

“Come voi sapete vado da tutti i capimafia a chiedere interviste. Ma è tutto molto alla luce del sole. Quindi onestamente non ci interessano gli accordi sotterranei. Pensiamo che l’elettore reggino sia maturo per un discorso diverso, perchè è stanco di essere preso per i fondelli. E’ quindi molto importante che noi vinciamo la partita, che io diventi sindaco, perché veramente ci sarebbe una svolta anche economica. Molto importante è che venga fissato il segno sul simbolo della lista, questo è molto importante. Non bisogna fare il voto disgiunto, perché solo così mandiamo fuori la ‘ndrangheta, mandiamo fuori fuori chi truffa le istituzioni a danno dei cittadini. In caso poi dovessimo vincere elezioni, chiameremo anche eccellente nazionali a darci una mano, su questo non c’è il minimo dubbio. Abbiamo la massima disponibilità. Per ora però la popolazione non può continuare a votare i compagni, non possiamo ricominciare col cugino, col compare, con la cognata, o con la figlia. Basta. Dobbiamo dare un segnale di cambiamento, sennò Reggio Calabria non è più credibile e affonderà ancora di più”