Comune di Reggio, Brunetti allontana il rimpasto: 'La giunta sta lavorando bene'

"Dispiace per condanna di Falcomatà ma andiamo avanti. Codice etico ? Se necessario, rispetteremo gli impegni assunti'

C’è un ‘secondo tempo’ anche per l’attuale amministrazione comunale. Dopo la sentenza d’appello del Processo Miramare, con la nuova condanna per Giuseppe Falcomatà e la giunta del primo mandato, a Palazzo San Giorgio prosegue il percorso a guida Brunetti.

Il sindaco f.f., nel corso della trasmissione ‘Live Break’ (CLICCA QUI per vedere la puntata) ha fatto il punto sui principali cantieri in città, a partire dalla zona del Tempietto e il Parco Lineare Sud.

Spazio anche per la politica, con Brunetti che come già affermato nel corso dell’ultimo consiglio comunale ribadisce il concetto: l’amministrazione comunale prosegue serenamente con il proprio mandato.

“Ho già specificato che l’amministrazione deve andare avanti, è stata eletta due anni fa sulla base di un programma elettorale presentato ai cittadini. Con presunzione dico che Falcomatà non ha scelto il sottoscritto e Versace come due persone qualsiasi. Siamo due componenti eletti all’interno della maggioranza, avrebbe potuto scegliere anche altri assessori, tutti validi. Dispiace per la condanna di Falcomatà ma l’amministrazione prosegue e va avanti”.

Secondo quanto raccolto nelle ultime settimane, in caso di assoluzione (e conseguente rientro immediato di Falcomatà a Palazzo San Giorgio), il sindaco attualmente sospeso avrebbe apportato un robusto rimpasto, modificando alcune pedine. Restyling di giunta anche con Brunetti alla guida dell’amministrazione comunale?

“Non è in previsione, non ho motivi per mettere mano alla giunta. Mi auguro possa rientrare presto Falcomatà e autonomamente apportare le modifiche che ritiene necessarie. L’attuale giunta sta lavorando bene, nonostante i tanti problemi che ci sono. Stiamo definendo tanti interventi, qualche cantiere in più si vede in città, c’è tanta carne al fuoco”, ha evidenziato Brunetti.

Codice etico, il sindaco f.f. si trova suo malgrado a dover gestire una patata bollente, considerato che si tratta di un documento presentato nel 2016 da Falcomatà e da un partito (il Pd) che non è il suo.

Secondo quanto previsto all’interno del codice etico, “In caso di condanna non definitiva per reati cui la legge associ la sospensione della carica, l’amministratore s’impegna a dimettersi”, e ancora “in caso decorrano i termini di prescrizione nel corso del procedimento giudiziario, l’amministratore deve rinunciarvi”, due passaggi dell’art.21 del codice etico presentato da Falcomatà qualche anno fa.

Nei giorni scorsi, Reggio Futura ha presentato un’istanza in merito indirizzata proprio a Brunetti, chiedendo al sindaco f.f. quali iniziative intende intraprendere.

“Il codice etico è un impegno assunto nella passata consiliatura dall’amministrazione. La responsabilità è di ogni singolo. La nota di Reggio Futura ancora non l’ho letta, lo farò presto e daremo conto come abbiamo sempre fatto, ad esempio nella costituzione di parte civile nell’inchiesta sui brogli elettorali.  Se necessario rispetteremo gli impegni assunti con il codice etico“, ha assicurato Brunetti.